Rapinatori bloccati durante il colpo

Cronaca

31 marzo 2012

Rapinatori bloccati durante il colpo

Picchiato il titolare e legato insieme a una dipendente e un amico, stavano caricando su un furgone motori marini

di Carlo Mion

image.jpgArrivano come veri turisti, con una scusa si fanno aprire il negozio e poi, dopo aver legato il propietario, una commessa e un amico dei due, iniziano a razziare motori marini. Ma questa volta la rapina è fallita e i tre banditi, lituani, sono stati arrestati dalla polizia. È successo ieri intorno alle 13,20 al negozio “Sportmarine”, in via Paganello 15. La banda è sospettata di aver messo a segno altri colpi simili a Chioggia e a Fusina. In manette sono finiti: Aidas Gaska, 40 anni, Domas Stankevicius (26) e Ernestas Vaicekonis (21).

Sono arrivati davanti al negozio che vende motori e attrrezzature marini con un furgone di colore rosso con targa irlandese e tanto di portabiciclette sulla parte posteriore. Sembravano dei veri turisti. In quel momento “Sportmarine” stava chiudendo per la pausa pranzo, all’interno c’è il titolare Flavio Scarpa, l’impiegata Barbara Baci e un amico del proprietario, Davide Gianolla. I tre scendono dal furgone. Uno si fa aprire la porta ed entra, si dirige verso l’impiegata alla quale chiede a che ora aprono al pomeriggio. La donna non fa nemmeno in tempo a rispondere che si trova la pistola spianata davanti al naso. Gli altri due bloccano il titolare e il suo amico. Scarpa cerca di reagire e viene preso a schiaffi. I banditi però non si accorgono che l’impiegata ha attivato il video-allarme. Sono le 13.21 quando attraverso la sede di una società di vigilanza privata le immagini della rapina arrivano in diretta anche alla centrale della questura.

Nel frattempo i tre ostaggi vengono immobilizzati con nastro adesivo alle sedie. Altro nastro viene utilizzato per impedire loro di gridare. Gli ostaggi hanno le mani bloccate dietro la schiena con fascette che solitamente vengono usate per fermare cavi o tubi. I banditi non sanno però che tutto viene visto in diretta dalla polizia. L’operatore del 113 ha inviato sul posto le volanti in servizio in città e spiega ai colleghi, attimo dopo attimo, in diretta le fasi del colpo.

I tre banditi hanno già iniziato a caricare sul furgone i motori marini di maggior valore. In pochi minuti ne sistemano tre. Stanno per caricare il quarto, quello di maggior pregio, quando si trovano le pistole dei poliziotti puntate contro. Non hanno il tempo di reagire. Mentre alcuni agenti ammanettano i rapinatori, altri liberano gli ostaggi. Trovata anche la pistola usata da uno dei tre, si tratta di una scacciacani. Nel furgone oltre ad una carta di credito viene rinvenuto anche un coltello. Uno dei banditi si era messo in tasca anche i soldi trovati nella cassa.

Il blitz della polizia da quando è scattato l’allarme in centrale è durato meno di 8 minuti. I tre, che non hanno precedenti, sono stati arrestati per rapina. Molto probabilmente prima di ieri avevano compiuto un sopralluogo.

«L’intervento con gli arresti in flagranza, dimostra quanto sia importante l’accordo stipulato già nel 2000 tra i commercianti e la polizia sull’utilizzo dei sistemi di difesa passivi installati nelle sedi delle varie attività. Oltre, sia ben chiaro, a dimostrare la grande professionalità dei miei uomini. Si tratta di uno dei più efficaci interventi mai fatti da questo mio ufficio», ha detto Luigi Petrillo, capo dell’ufficio volanti.

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