Rapina fallita alla Fitist, preso il quinto uomo

Cronaca

11 marzo 2012

Rapina fallita alla Fitist, preso il quinto uomo
Colpo del secolo in fumo

Fermato il presunto basista. E scatta anche una denuncia: l’inchiesta si allarga

di Benedetta Iacomucci

untitled.pngMacerata, 11 marzo 2012 – SI ALLARGA l’inchiesta sul fallito assalto, giovedì scorso, al caveau della Fitist Security di Piediripa. E il cerchio si stringe attorno al presunto basista, ossia la talpa che avrebbe fornito, agli esecutori materiali del colpo milionario, le indicazioni e i mezzi necessari per penetrare all’interno della ditta di sorveglianza. Nelle ultime ore la squadra mobile di Macerata ha posto in stato di fermo una persona sospettata di appartenere alla banda di malavitosi romani già arrestati e sbattuti in carcere. Un’altra persona è stata denunciata a piede libero sempre in relazione allo stesso episodio. A incastrarli sarebbero state le rivelazioni — tutte da verificare — rese da uno dei quattro arrestati.

SULLE generalità dei due presunti complici gli investigatori mantengono il più stretto riserbo, ma in base a indiscrezioni nella rete sarebbe finito un civitanovese, dipendente di una ditta di vigilanza che con la Fitist aveva rapporti di lavoro costanti: una persona, insomma, che pur non lavorando direttamente alle dipendenze della società jesina, avrebbe avuto una buona conoscenza dei suoi meccanismi interni, tali da permettergli di collaborare con la banda fornendo indicazioni preziose e, forse, pure il badge d’ingresso.

INDICAZIONI che, in effetti, sembravano aver sortito l’effetto sperato, al punto che i rapinatori erano già riusciti a caricare circa 35 milioni di euro a bordo di due furgoni Fiat della stessa Fitist, con i quali erano sul punto di scappare quando si sono visti davanti dieci auto di polizia e carabinieri con le mitragliette spianate. Il primo ad essere arrestato è stato Attilio Clementi, 53 anni, pluripregiudicato di Guidonia: si stava allontanando — armato di pistola scacciacani del tipo beretta 92 — a bordo del furgone carico di 19 milioni di euro. Poi è toccato agli altri tre — Giuseppino Coppola, 48 anni, di Pomezia, Massimo Morresi, 49, di Castel Madama, Maurizio Meucci, 54 anni, di Tivoli — i quali, scesi dal secondo furgone carico di altri 18 milioni di euro, sono stati accerchiati all’esterno del caveau. Ora si trovano nelle carceri di Montacuto e Fermo. Domani è prevista l’udienza di convalida.

FONDAMENTALE, all’esito delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Andrea Belli, è stata la collaborazione con gli agenti della polizia di Roma, che ben conoscevano i quattro banditi, tutti con numerosi precedenti penali. I quattro, che secondo gli investigatori potrebbero far parte di una banda specializzata negli assalti a portavalori, si erano coperti il volto con maschere di Oscar Luigi Scalfaro e Massimo D’Alema. Poi avevano immobilizzato i tre metronotte presenti in azienda, minacciando di farli saltare in aria se avessero tentato di dare l’allarme.

http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/2012/03/11/679077-rapina-fitist-preso-basista-macerata.shtml

Rapina fallita alla Fitist, preso il quinto uomoultima modifica: 2012-03-12T11:30:00+01:00da sagittario290