Cronaca
24 marzo 2012
stefano guerra interrogato in ospedale
«Non volevo investire la guardia giurata»
Ha cercato di alleggerire la propria posizione Stefano Guerra (nella foto), l’uomo di 42 anni nato e cresciuto a Salboro, ferito durante l’assalto al bancomat di Lugo di Romagna e interrogato ieri…
Ha cercato di alleggerire la propria posizione Stefano Guerra (nella foto), l’uomo di 42 anni nato e cresciuto a Salboro, ferito durante l’assalto al bancomat di Lugo di Romagna e interrogato ieri sul letto del Rehabilitation Institute di Montecatone in provincia di Rimini, struttura specializzata nella cura dei paraplegici.
Stefano Guerra accusato di tentata rapina e ricettazione ha parlato con fatica, per tre ore spiegando che lui non voleva uccidere nessuno e che l’auto trovata a Limena nel garage è di un suo amico di cui non ha voluto fornire le generalità. Nessuna parola, invece sui complici che sono fuggiti. «Io non ho tentato di investire nessuno – ha raccontato al giudice – ho solo provato a scappare». Poi ha provato a raccontare cosa è successo in quegli istanti. «Mentre pigiavo sull’acceleratore – ha continuato – ho sentito sei colpi di pistola, poi una specie di puntura al collo e all’improvviso non ho più sentito braccia e gambe». Poi l’auto che sbanda e i soccorsi che lo trasportano in ospedale. Ancora non è stabilito, ma pare che a far perdere la sensibilità alle gambe sia stato proprio il proiettile che si è conficcato nella colonna vertebrale.
Al termine dell’interrogatorio Stefano Guerra è rimasto nella stanza accudito dalla sorella e da altri familiari su cui è caduta una doppia tegola: la madre e i fratelli, infatti, hanno saputo solo al momento dell’arresto che il loro congiunto faceva parte di una gang specializzata nel far esplodere i bancomat con l’acetilene. Che ora è anche paraplegico.
Paolo Baron