Inseguimento ad alta velocità, la “banda delle slot” lascia il bottino

Cronaca

14/03/2012

Inseguimento ad alta velocità, la “banda delle slot” lascia il bottino

di Redazione

attualità,cronaca,guardie giurate,vigilanza privata,malviventi,banda,slot,furtoMELEDUGNO – Infrangono la vetrina, caricano su un Daily Iveco tre slot-machine e due macchine cambia soldi, piene di denaro, ma vengono intercettati da una pattuglia della vigilanza privata Alma Roma e scappano via. Inizia da qui una nottata di folle inseguimento ad alta velocità lungo le strade del Salento, conclusa con la fuga impunita dei malviventi, appartenenti ad una delle cosiddette “bande delle slot”, che imperversano da tempo in provincia di Lecce. La refurtiva, comunque, è stata recuperata.

Tutto è avvenuto dalle 2,50 della notte, quando la pattuglia della vigilanza, durante una ronda nella zona di Melendugno, ha notato nell’area di servizio Total sulla strada provinciale per Lecce, due veicoli: un’Alfa 147 ed il già citato autocarro Daily.

La guardia giurata si è avvicinata all’area per osservare meglio la scena, ma, proprio mentre si accingeva ad entrare, è spuntato un terzo veicolo, un’Audi A4, vecchio modello, che ha effettuato una manovra repentina per sbarrare la strada. Il vigilante, a quel punto, ha schivato “l’avversario”, invertendo la direzione di marcia, per ritornare in zona dalla parte opposta, e l’Audi è ripartita a forte velocità in direzione di Lecce.

E’ stato proprio in quegli istanti che dalla centrale operativa è giunta sulle radio una segnalazione: si era appena attivato l’allarme antifurto della Total. E’ stata smistata di supporto un’altra pattuglia e sono stati chiamati polizia e carabinieri. Il vigilante che per primo aveva individuato il tentativo di furto, si è poi accorto, accanto al bar dell’area di servizio, della presenza di quattro individui, travisati con cappucci. Avevano da poco terminato di caricare sull’autocarro la merce che, tuttavia, hanno preferito abbandonare, per scappare a loro volta a forte velocità – come già fatto pochi istanti prima dai complici dell’Audi – a bordo della 147, anche in questo caso verso Lecce. L’autocarro, ovviamente, è stato abbandonato, per giunta con il motore ancora acceso.

N’è scaturito un inseguimento, proseguito per diversi chilometri, fino a Lizzanello, passando per Vernole e Castrì, con tentativi di speronamento di una delle pattuglie. L’Alfa 147, ad un certo punto, s’è anche arrestata bruscamente, costringendo un’auto dell’Alma Roma a sua volta ad una manovra improvvisa, per evitare di uscire fuori strada. Persa di vista, l’Alfa 147 è stata poi intercettata di nuovo pochi minuti dopo, all’altezza del centro commerciale Leclerc. Il rocambolesco inseguimento è ripreso, in direzione di Lizzanello, ma qui, l’auto dei malviventi è riuscita definitivamente a dileguarsi.

Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione di Melendugno, dipendenti dalla compagnia di Lecce, che hanno accertato come il furgone lasciato sul posto fosse stato rubato a Strudà, frazione di Vernole. Il mezzo e la refurtiva sono tornati ai legittimi proprietari. La concitazione dell’inseguimento e la distanza tra le autopattuglie non hanno però permesso di individuare le cifre delle targhe. Le auto, ad ogni modo, sono probabilmente rubate.

Un altro intervento era avvenuto qualche ora prima, intorno alle 23, dopo una segnalazione di allarme partito dal lido balneare “Cale Kora”, a Torre Specchia, sempre nella zona di Melendugno. L’autopattuglia in servizio di zona ha notato che ignoti avevano scardinato la porta d’ingresso del deposito, ma si erano già dileguati senza rubare nulla. Fuori dai locali, c’era la merce, masserizie ed altro, preparata per essere portata via.

Un colpo è invece riuscito ad un’altra area di servizio. Si tratta della Q8 che sorge sulla statale 275, in agro di Scorrano. Qui, una banda di malviventi, giunta a bordo di un’auto, ha forzato la porta del bar, facendo man bassa di denaro contenuto nelle macchinette cambia soldi, tabacchi e biglietti “gratta e vinci”. Sul posto sono intervenuti i carabinieri dipendenti dalla compagnia di Maglie, che hanno acquisito i filmati di videosorveglianza.

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