Il furto di rame va a “rotoli” Due in manette

Cronaca

14/03/2012

Il furto di rame va a “rotoli” Due in manette

IL BLITZ. Seconda incursione all’ex lanificio Ferrarin in due giorni
Un giovane residente a Villaverla e un cittadino tunisino sono stati colti in flagrante dai carabinieri Il bottino era di 200 chili di cavi

14_28_gdv_f1_590_a_resize_253.jpgIn piena notte erano intenti a tranciare dei cavi di rame nell’ex lanificio Ferrarin, già visitato dai ladri 24 ore prima; ma sono stati scoperti da due guardie giurate che hanno avvisato i carabinieri. Sono quindi finiti in manette con l’accusa di furto aggravato in concorso Michel Antonio Dalla Pozza, 26 anni, residente a Villaverla in via Pasubio 23/B, e Jihed Hafsaoui, 32 anni, tunisino residente a Piovene Rocchette in via dell’Angelo 44, entrambi pregiudicati e nullafacenti. Intorno alle due della scorsa notte, gli agenti della ditta di vigilanza privata Axitea si sono messi in contatto con la centrale operativa della Compagnia di Thiene, dopo che era scattato l’allarme all’interno dello stabilimento in via delle Pastorelle 10. Axitea è tra le società che hanno aderito all’accordo “Mille occhi sulla città”, protocollo ministeriale che prevede appunto la collaborazione tra vigilantes e forze dell’ordine. Gli uomini dell’Arma si sono precipitati sul posto, sorprendendo il villaverlese e il tunisino in flagranza di reato all’interno della stanza adibita a centrale termica. I due, che si erano introdotti nella ditta dopo aver forzato una finestra del locale caldaia, erano intenti a tranciare con delle grandi cesoie dei cavi di rame di tipo industriale. All’arrivo dei militari del capitano Piscitello, i due uomini avevano già tagliato nove rotoli di cavo di rame rivestiti in pvc e li avevano legati con del nastro isolante; due sono stati rivenuti fuori dal locale, vicino alla finestra infranta. Dalla Pozza è stato sorpreso mentre tirava fuori i cavi dagli alloggiamenti posti sul soffitto, utilizzando una scala in alluminio, per poi passarli a Hafsaoui, che si occupava di tagliarli ed arrotolarli. Il peso complessivo del rame asportato si aggirava sui 200 chilogrammi, per un valore di mercato di circa 5 mila euro. I due complici sono stati accompagnati in cella di sicurezza a Thiene. Ieri mattina si è celebrato il processo per direttissima, ed è stato convalidato l’arresto. Entrambi si trovano ora ai domiciliari, in attesa dell’udienza fissata per il 22 marzo. Sugli imputati pesa già una condanna del 2005 per furto aggravato effettuato con la stessa tecnica, oltre ad altri precedenti per reati contro il patrimonio. Resta ora da capire se i due c’entrano con il rame sparito la notte precedente, sempre all’ex lanificio Ferrarin.

Paolo Mutterle

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Il furto di rame va a “rotoli” Due in manetteultima modifica: 2012-03-15T10:45:00+01:00da sagittario290