‘Sentinelle’ al S.Camillo: ‘Pronto soccorso come trincea’

Cronaca

14 febbraio, 12:55

‘Sentinelle’ al S.Camillo: ‘Pronto soccorso come trincea’

di Enrica Di Battista

a1c6126625e6c01c244bbeada6b4a630.jpgROMA – Frequenti aggressioni a medici e infermieri, ore di attesa prima di una visita, malati in barella anche per giorni: la situazione ”esplosiva” del San Camillo non e’ diversa da quella di altri pronto soccorso romani. A parlare di emergenza e’ Tommaso Cedroni, infermiere al San Camillo e delegato Rsu, in occasione di un monitoraggio notturno effettuato nell’ottobre scorso dall’Associazione Dossetti, presso l’ospedale romano allo scopo di fotografare i tempi di attesa, l’accesso alle cure, situazioni critiche per pazienti e personale.

Lo spunto colto dall’Associazione, onlus che si occupa di sanita’, sono state le aggressioni recenti nei pronto soccorso della Capitale, una delle ultime al San Filippo Neri, da parte di parenti infuriati per le attese o di malati, tossicodipendenti o soggetti psicologicamente piu’ deboli che perdono il controllo di fronte ad una situazione di stress.

Presso il San Camillo ”le aggressioni sono continue e non c’e’ posto di polizia la notte – fa sapere Cedroni -; ci sono i vigilantes che pero’ in caso di violenze non possono reagire se non chiamando il 113”. Ma la situazione ”drammatica”, precisa Cedroni, non e’ solo al San Camillo ma e’ in tutti i pronto soccorso di Roma.

”Sembrano gironi danteschi, con interminabili attese e anziani sballottati da un posto ad un altro perche’ non si vuole far salire il tasso di mortalita’ nei reparti di medicina”, commenta Corrado Stillo, ex segretario del Tribunale dei diritti del malato ed attuale responsabile dell’Osservatorio per la tutela e lo sviluppo dei diritti dell’Associazione Dossetti. ”I tagli indiscriminati alla sanita’ regionale operati dalla Giunta Polverini – prosegue Stillo – si ripercuotono su medici, infermieri e pazienti, soprattutto sui piu’ deboli: anziani, poveri, immigrati, tossicodipendenti”.

Ad aggravare la situazione c’e’ poi la chiusura o il ”sottodimensionamento” degli ospedali San Giacomo, Regina Margherita, Forlanini, come del pronto soccorso del CTO; ma ad intasare gli ospedali dellacitta’ vi sono anche le chiusure di strutture sanitarie intorno a Roma, denuncia il sindacalista Tommaso Cedroni.

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‘Sentinelle’ al S.Camillo: ‘Pronto soccorso come trincea’ultima modifica: 2012-02-15T11:30:00+01:00da sagittario290