“Rischio di fallire per colpa dei ladri, sono disperato”

Cronaca

17 febbraio 2012

“Rischio di fallire per colpa dei ladri, sono disperato”
Dieci spaccate in 18 mesi al bar Thunder

46mila euro in un anno e mezzo, tra danni subiti e refurtiva spazzata via: “Ma le persone come me chi le tutela?”

untitled.pngRoncello, 17 febbraio 2012 – Bar Thunder fa rima con bunker: è una gabbia ormai, il locale di via Mazzini. La cancellata sul retro, le inferriate alle porte, i sensori esterni. Roba da massima sicurezza: potrebbe bastare, e invece no. Ed ecco altre otto telecamere, due squadre di vigilantes privati che si alternano per controllare la zona, un sistema di antifurto «nebbiogeno» per riempire la stanza di nebbia appena scatta l’allarme. Eppure i ladri continuano a vederci benissimo, ogni volta che passano da quelle parti. Uno, due, tre: siamo a dieci spaccate in diciotto mesi. Giovanni Zagarrigo, 31 anni, estrae dal cassetto una calcolatrice rosa e blu: «Aspetta, faccio un calcolo approssimativo, sicuramente al ribasso».

La somma fa 46mila euro in un anno e mezzo, tra danni subiti e refurtiva spazzata via: e si sta parlando di un piccolo bar di paese. Di un giovane imprenditore che si sente con le mani legate, messo con le spalle al muro dai criminali. Risparmiato dalla crisi, perchè l’attività funziona, ma vittima dei malviventi. Rischia di non farcela ad andare avanti. «Non so più cosa fare, ho costruito una fortezza ma è tutto inutile». Vive con lo spettro del fallimento, con la paura di dover chiudere la saracinesca per sempre: i ladri succhiano troppo sangue e i conti non tornano più.

«Ma io non posso chiudere, non ho altro per far mangiare la mia famiglia». La moglie ecuadoregna in dolce attesa, il figlio di 16 mesi che sguscia tra i tavolini. «Nessuno mi aiuta, nessuna aiuta i giovani imprenditori, siamo alla mercè di tutto». Zagarrigo ha interpellato le associazioni di categoria, le istituzioni, i semplici conoscenti: sta cercando di trovare una via d’uscita, di scongiurare una serrata che metterebbe nei guai altre tre famiglie, quelle dei suoi dipendenti: «Che pago regolarmente, cosa che non tutti i colleghi fanno: io pago tutto, finanza e ispettorato del lavoro mi hanno detto che sono un esempio, ma con le pacche sulle spalle non vado da nessuna parte». Si passa una mano sulla fronte, chiede consigli, è pronto alla provocazione: renderà pubblico il suo Iban per chiedere un prestito, un aiuto per resistere. «Sono arrivato a questo punto per disperazione, scrivilo che sono disperato».

Prende in braccio il piccolo, fuori c’è il sole. Va sul retro e dove ha conservato la vetrata distrutta a colpi di mazzette, indica il marmo scarnificato: l’ultima incursione, settimana scorsa, ha un bilancio di 8mila di euro in sigarette rubate e altri 2mila euro da investire per rimettere in sesto la struttura. Si siede. Mette una pila di fogli sul tavolo, assicura che la montagna di cambiali è ben più alta: «Devo pagare l’affitto, ho due mutui sulle spalle. Ho dovuto aprire due conti in banca per cercare di restare in equilibrio, le sto provando tutte». La giornata inizia alle 5 e finisce alle 10 di sera, e di notte si fa fatica a prendere sonno. Ogni volta che suona l’allarme il cuore balza in gola: «Corro più veloce che posso ma non riesco mai a beccare questi maledetti ladri. I carabinieri fanno del loro meglio, ma non possono essere ovunque». Cappuccino per una simpatica pensionata che lo incoraggia: «Ho anche cacciato via i clienti sospetti, quelli che non mi convincevano: qui voglio solo gente per bene». La domanda dopo l’ultimo caffè: «Ma le persone come me chi le tutela?».

http://www.ilgiorno.it/monza/cronaca/2012/02/17/669183-ladri-thunder.shtml

“Rischio di fallire per colpa dei ladri, sono disperato”ultima modifica: 2012-02-18T11:15:00+01:00da sagittario290