E nel quartiere i commercianti hanno paura

Cronaca

24/02/2012

E nel quartiere i commercianti hanno paura

TESTIMONIANZE. Inferriate, telecamere e vigilanza privata non bastano a fermare i malintenzionati. Che tentano il colpo persino in farmacia

Bar e negozi fanno la conta delle visite subite negli ultimi anni. «Il senso di pericolo è nell’aria»

foto_180_Rapina_bar_via_molise_2-1.jpgVandalismi, furti, rapine. Chi non ha ancora dovuto farci i conti, tra i commercianti di Borgo Milano, può ritenersi fortunato. I più raccontano di episodi subiti ripetutamente. La paura c’è. E anche la consapevolezza che occorre difendersi con ogni mezzo disponibile. E quindi inferriate, telecamere, allarmi, vigilanza privata. Per infine allargare le braccia, quasi la criminalità fosse una sorta di calamità naturale: quando deve succedere, succede. «Se capita addirittura in Borgo Trento…», esclamano i negozianti di Borgo Milano, per indicare una situazione che non si ritrova solo nelle zone torbide della periferia, come in certi angoli dello Stadio o di Borgo Roma.

Eppure ieri, in Borgo Milano, la notizia dell’accoltellamento del barista cinese dell’Hellas di via Molise era sulla bocca di tutti. Perché «pazienza il danno economico. Ma non vogliamo rischiare di farci ammazzare».

LA PAURA. Il plateatico del bar Hellas, in via Molise 14, è delimitato da nastro segnaletico. Dentro il locale, la polizia scientifica sta eseguendo i rilievi. Sulla porta, un laconico messaggio scritto a mano: «Oggi siamo chiusi». Sangue sul marciapiede. Le auto lungo la strada rallentano. Qualcuno mette la testa fuori dal finestrino per chiedere cos’è successo. Alla risposta, si portano le mani al viso. «Conosco bene il barista e sua moglie», dice una signora, «frequento il loro bar da alcuni anni». Emerge lo spaccato di una coppia che, rilevato il locale, è riuscita a farsi conoscere nel quartiere. Lo confermano le commesse della Samafrutta, accanto al bar rapinato. «Ci portavano il cappuccino: brava gente. Ora tremiamo di paura», ammettono. «Siamo tutte donne. In giro non mancano le facce losche e, alla sera, chiudere da sole non è rassicurante».

PRECEDENTI. Anche perché l’episodio di via Molise non è l’unico accaduto in Borgo Milano, seppure il più grave. «Una settimana fa ho subito una rapina notturna, filmata dalle telecamere di sicurezza», racconta Giampaolo Malagutti, titolare della farmacia San Marco in corso Milano, poco distante dal bar Hellas. «Due uomini incappucciati hanno forzato la saracinesca, scassinato la porta e rubato le casse. Dentro c’erano circa 600 euro, il fondo cassa. Ma mi sono costati di più i danni che i ladri hanno fatto per entrare: attorno ai duemila euro». Come giudica la sicurezza nel quartiere? «I problemi stanno aumentando, secondo me», risponde Malagutti. «Sarà colpa della crisi, ultimamente noto una recrudescenza».

Sull’altro lato di corso Milano, il bar tabaccheria Winner è stato «visitato» tre volte nel giro di pochi anni. I titolari indicano le inferriate montate a tutte le finestre. «Abbiamo seguito il consiglio delle forze dell’ordine, installando le sbarre all’interno. Se fossero al di fuori, verrebbero facilmente manomesse», spiega la signora Laura. «Il senso di pericolo vibra nell’aria», ammette. Non solo furti: ha trovato pure siringhe sulla soglia del proprio magazzino. «Mi hanno rubato la spesa in macchina. Aprono i garage e portano via quello che trovano. Se dovessero entrarmi in negozio in orario d’apertura, consegnerei i soldi senza opporre resistenza, pur di evitare aggressioni. Ma proprio per questo, in cassa teniamo sempre il minimo indispensabile. Per il resto, si cerca di non trattare male nessuno, per non incorrere in ritorsioni».

PALLIATIVI. Vedevano passare le camionette dei militari e le auto delle forze dell’ordine. Ora meno. «Sarà colpa dei tagli. Intanto ci si arrangia come si può: telecamere, vigilanza privata…», spiegano i commessi del negozio di abbigliamento Uptown in corso Milano, sempre nella zona del bar Hellas. Anche qui rapine, furti e vandalismi sono già accaduti. Ultimo, il tentativo di sottrarre la cassa. «Ma sono solo palliativi», sbotta un altro barista in via Molise. «Ho subito già due furti. Se dovessero entrare in mia presenza, spero solo di riuscire a colpirli per primo».

Lorenza Costantino

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E nel quartiere i commercianti hanno pauraultima modifica: 2012-02-25T10:45:00+01:00da sagittario290