Cronaca
25 febbraio 2012
Ciclista ancora grave, investitore positivo all’alcoltest
Renzo Sanna
Fausto Brasesco è stato investito dal Daihatsu Terios del denunciato intorno alle 16.15 di giovedì, ma è una delle poche certezze perché nessuno, sinora, è stato in grado di chiarire cosa sia successo. Del fatto che si tratti di un investimento in piena regola, però, i carabinieri sarebbero quasi certi: la posizione della bicicletta, incastrata sotto il paraurti, autorizza a pensare che la due ruote, che viaggiava in direzione Cicagna come la Terios, sia stata presa in pieno e travolta, come se il conducente del suv non l’avesse proprio vista. Non dispongono, i militari, di testimoni, e dunque rivolgono un appello ad abitanti, commercianti o automobilisti che in quel momento transitavano a Monleone. Il ferito tornava a casa da un lungo allenamento, come di consueto sulla 225, la strada più battuta dai cicloamatori della zona. In via Alberogrosso l’impatto con la Terios, devastante. Il casco di protezione vola via, la bici finisce sotto l’auto e lui schiacciato dalla ruota anteriore sinistra. La vita gli è stata salvata dagli addetti di una carrozzeria poco distante, che hanno sollevato l’auto mentre giungevano i soccorsi: la tempestività del primo intervento della Croce rossa di Cicagna e del Drago dei vigili del fuoco, che ha portato il ferito a Genova, hanno fatto il resto. Sempre cosciente nonostante i dolori, Brasesco ha diverse costole fratturate e e un preoccupante schiacciamento del torace che ha consigliato ai sanitari il coma farmacologico, ma una Tac ha escluso problemi cerebrali.
Sulla vicenda, e sulla sicurezza della strada della val Fontanabuona, è intervenuto ieri Paolo Pinna, della Bici Camogli-Golfo Paradiso e a nome dei team della zona, cui le dichiarazioni dell’assessore provinciale alla Viabilità Piero Fossati non sono andate giù: «Dire che l’appetibilità della Provinciale 225 è un problema mi sembra poco rispettoso nei nostri confronti. Noi facciamo rispettare il Codice della strada ai nostri tesserati, che tra l’altro sono assicurati, ma non mi pare che gli automobilisti siano irreprensibili. Brasesco si sottopone sempre a tutti i controlli, dunque che abbia avuto un malore mi pare difficile. La verità è che siamo poco tutelati».