Attualità
Venerdì 13 Gennaio 2012 00:02
Vigilanza, il grande occhio della sicurezza aretina
Claudia Failli
Nell’ultimo mese dell’anno passato, i colpi (tentati e riusciti), commessi a danno delle ditte dell’aretino, hanno tenuto forze dell’ordine e titolari decisamente sulle spine. Oggi, gli scatenatissimi criminali si sono forse concessi alcuni giorni di ferie. Per lo meno per adesso. “La notte di Capodanno – affermano dall’istituto di vigilanza privata della Securpol – abbiamo ricevuto ben 32 chiamate. Oggi la situazione è rientrata nella normalità. Quotidianamente, nei periodi così detti “tranquilli” sono circa 35-40 gli interventi con guardia giurata sul posto che dobbiamo gestire”. Numeri che la dicono lunga sull’impegno da parte anche delle stesse guardie giurate. “Normalmente abbiamo a disposizione nove auto in giro per varie zone della città e della provincia – racconta Cristian Marzi della Securpol – In aggiunta a queste, ci sono cinque “postazioni fisse” che abbiamo organizzato su richiesta di specifici clienti, proprietari di aziende orafe che si sono organizzati per assicurarsi un servizio di sorveglianza in più rispetto agli impianti di allarme personali”. Proprio negli scorsi mesi, sono stati i proprietari di aziende orafe i bersagli “prediletti” di bande di malviventi. Scenario che ha di nuovo portato alla ribalta il tema della sicurezza fuori e dentro all’azienda. “In molti si sono dotati di sistemi di sicurezza davvero all’avanguardia – prosegue Marzi – Qui i ladri possono fare i tentativi che vogliono, ma non riescono a mettere a segno i colpi. Cerchiamo di dare il nostro apporto quanto più possibile, collaborando a stretto contatto con le forze dell’ordine. Nella nostra sala operativa – prosegue Marzi – abbiamo della strumentazione che ci consente di registrare ogni minima variazione all’interno delle attività che hanno stipulato un contratto con il nostro istituto. Il rapporto diretto con i titolari o proprietari di casa, ci consente di tenere costantemente d’occhio tutta la situazione. A questo si aggiungono le strumentazioni di cui siamo in possesso, che rendono il nostro lavoro preciso e puntuale quanto più possibile”.