Spaccio a Torre del Greco, stangata la guardia giurata-narcos

Cronaca

29/01/2012

Spaccio a Torre del Greco, stangata la guardia giurata-narcos

TORRE DEL GRECO – 29/01/2012 – Condannato a cinque anni di reclusione e al pagamento di una multa da 30.000 euro. È la condanna decisa dal giudice monocratico Emma Aufieri del tribunale di Torre del Greco per la guardia giurata che – rimasta senza lavoro dopo diverse esperienze lavorative in noti istituti di vigilanza – si era «riciclata» nel business dello spaccio di sostanze stupefacenti. A due settimane dall’arresto eseguito dagli agenti del locale commissariato di polizia, arriva il primo verdetto per Vincenzo Borriello, l’incensurato di 40 anni sorpreso con tre chili di hascisc e un assegno da 3.700 euro in tasca: la scelta del rito abbreviato – in modo da strappare lo sconto di un terzo della pena – non ha salvato l’insospettabile narcos da una vera e propria stangata. Identico pugno di ferro per Rosario Porzio, il pusher a cui era destinato il carico di «fumo» trasportato da Vincenzo Borriello: il pregiudicato di 38 anni ha incassato, infatti, cinque anni e mezzo di carcere e il pagamento di una sanzione da 40.000 euro. Al termine del processo con rito direttissimo, Rosario Porzio è stato trasferito dietro le sbarre del carcere di Poggioreale mentre la guardia giurata è stata sottoposta al divieto di dimora a Torre del Greco fino al passaggio in giudicato della sentenza.

Una sentenza che scrive la parola fine al primo capitolo giudiziario innescato dal blitz messo a segno lo scorso 10 gennaio in via Lamaria, al termine di una lunga attività investigativa da parte degli uomini dell’ex questura di via Marconi. Una serie di accertamenti e servizi di appostamento che avevano consentito ai poliziotti di stringere il cerchio intorno all’improvvisato narcos della periferia cittadina: gli uomini in divisa aveno, infatti, accertato che Rosario Porzio – noto spacciatore della zona, doveva acquistare un ingente carico di droga dalla guardia giurata. Giunti all’esterno di una fabbrica di marmi in disuso, gli agenti di polizia avevano notato Vincenzo Borriello mentre consegnava – sotto gli occhi di S.V., pregiudicato per ricettazione – una busta di carta a Rosario Porzio ricevendo in cambio del denaro. I tre uomini erano stati immediatamente bloccati e, durante i successivi controlli, gli investigatori scoprirono nel giubbotto del vigilante la somma di 3.700 euro ricevuta pochi minuti prima mentre nella busta di carta sono stati scoperti tre involucri contenenti circa tre chili di hashish. Successivamente, i poliziotti effettuarono un controllo presso l’abitazione della guardia giurata – a cui è stata ritirata l’arma in dotazione – dove avevano rinvenuto altri 50 grammi di hashish.

Prove schiaccianti del business messo in piedi da Vincenzo Borriello che la guardia giurata e il suo «cliente d’oro» hanno pagato con complessivi 10 anni e mezzo di reclusione e 70.000 euro di multa.

ALBERTO DORTUCCI

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