Mercato, La Torre (SEL): “importanza operatori baresi fondamentale”

Lettera aperta

19 gennaio 2012 20:00

MANFREDONIA

Mercato, La Torre (SEL): “importanza operatori baresi fondamentale”

Redazione

MERCATO DI MANFREDONIA: LETTERA APERTA DEL SEGRETARIO CITTADINO DI SEL MICHELE LA TORRE

mercato.jpg“Martedì mattina, anche solo accostandosi al nuovo mercato di Manfredonia, si notava uno stridente contrasto: da una parte, un grande dispiegamento di forze (vigili, guardie giurate, ambulanze, eccetera), mai così densamente impiegate e allo stesso tempo così poco operose, dall’altra, la penuria di utenti e il numero molto ridotto di rivenditori. Il cambio di giorno del mercato (tradizionalmente di mercoledì) ha provocato la diserzione dei commercianti del barese, che di fatto il martedì si troverebbero impossibilitati a venire a Manfredonia per la concomitanza dei mercati di Trani e Bisceglie. Come mai non si è tenuto conto delle esigenze dei venditori baresi che nel vecchio mercato di Monticchio erano numericamente di gran lunga più presenti dei locali?”

“Il netto cambiamento di luogo del mercato, invero, era stato accettato (sebbene non senza remore) sia dai commercianti locali sia dai forestieri. Perché si è deciso di cambiare anche il giorno?”

“Sul fatto che fosse assolutamente necessario spostare il mercato settimanale per motivi igienici, per problemi di transito e per gli innumerevoli disagi creati dall’affollamento di persone, bancarelle e mezzi, non ci piove. Occorreva, però, individuare una nuova sede in una zona con minore densità edilizia e non congestionata dal traffico, ma nel contempo facilmente raggiungibile. Ma ci si domanda perché la città di Manfredonia ha trascurato per tanto tempo questo problema, riducendo notevolmente con il passare degli anni la possibilità di scegliere un’area adatta per il mercato?”

“Perché il Comune di Manfredonia ha individuato per la creazione del nuovo mercato un’area geograficamente opposta alla precedente ; Perché proprio là? A pochi passi dal nuovo mercato sorgono incompiuti e abbandonati il campo sportivo e il nuovo palazzetto dello sport. Ci si domanda: su cosa si basa la scelta della nuova ubicazione, considerando il fatto che si tratta di una zona di interesse archeologico e scientifico (zona grotta Scaloria-Occhiopinto), oltretutto logisticamente poco felice (area fortemente ventosa, attualmente raggiungibile tramite una sola strada)”.

“Il sindaco Angelo Riccardi ha provato a sintetizzare il motivo della scelta: “Un’opera che recupera e valorizza un’area periferica, avviata dalla precedente amministrazione dal sindaco Paolo Campo e dall’assessore Antonio Prencipe e che abbiamo proseguito apportando degli aggiustamenti che l’evolvere dei tempi ci hanno imposto”. Ma la verità è che la situazione del pluridecennale mercato di Monticchio si era incancrenita, dal momento che tutte le precedenti amministrazioni non si sono premunite per tempo di spostare il mercato in un’area limitrofa compatibile con i residenti o di riservarsi un’area idonea, anche per un futuro più roseo in quanto a bilancio. La conseguenza di questo lassismo si è vista nel taglio netto (come per una cancrena) col passato ad opera di Angelo Riccardi, il quale si è adeguato, secondo il progetto della precedente amministrazione a utilizzare l’area meno ‘appetibile’, tra quelle ancora disponibili, dopo la massiccia attività edilizia degli ultimi anni”.

“Se anni fa fossero state preservate aree ottimali come quella vicina alla Chiesa S. Giuseppe sopra via Barletta, o gli ampi spazi vicino alla zona “Acqua di Cristo”, ora avremmo avuto la possibilità di optare per una zona abbastanza prossima al vecchio mercato, decisamente più fruibile per molteplici aspetti”.

“Ecco le considerazioni più evidenti sul nuovo mercato da parte dei consumatori:
1) Il cambiamento di giorno ha provocato la defezione dei tanti commercianti di fuori e prelude ad una perdita di concorrenza, ciò a scapito di prezzi e qualità.
2) Difficile accessibilità, essendo il mercato troppo relegato alla periferia della città.
3) La decisone di non comprendere nello stesso mercato i banchi di tutti i generi venduti in precedenza: alimentari, casalinghi, vestiario, ecc.
4) Il dover rinunciare al gran numero e varietà di stand del vecchio mercato.
5) la nuova area è esposta ai venti del nord e d’inverno può provocare malanni a rivenditori e clienti. Quando poi spira il vento di tramontana, c’è anche il rischio di non poter allestire le bancarelle a causa di oggetti volanti.

“Nonostante la desolazione della prima giornata di mercato, i pochi commercianti presenti si sono lamentati apertamente solo per motivi per ora di secondo piano: ad es. lo spazio dei posti assegnati per montare la bancarella e per collocare l’automezzo che risulta insufficiente (al momento 6 m x 4). Appare ormai palese l’importanza nel mercato della folta presenza di venditori forestieri che concorrevano in maggior misura a richiamare moltissima gente, procurando un grosso beneficio per tutti i rivenditori, residenti e non, e logicamente per i consumatori, allettati dai prezzi competitivi”.

“E’ il caso di puntualizzare che le proteste dei venditori del barese si sono ormai incanalate verso un’azione giudiziaria, in quanto le associazioni di categoria degli ambulanti baresi hanno presentato un ricorso al Tar Puglia contro le decisioni assunte dalla Amministrazione comunale di Manfredonia”. “Ora dal momento che la Giunta Comunale di Manfredonia non ha voluto rimandare l’inaugurazione del mercato dopo il pronunciamento del TAR, c’è il rischio da parte del nostro Comune di dover indennizzare i commercianti che hanno fatto ricorso.”

Il sindaco di Manfredonia ha fatto presente che da parte della Giunta Comunale non vi sarà alcun ripensamento o apertura (o sarebbe il caso di dirlo di riapertura, vista la triste inaugurazione): “Se necessario adiremo la magistratura ordinaria per far valere le sacrosanti ragioni di una città che vuole razionalizzare i suoi servizi adeguandoli ad avanzati criteri di civiltà, investendo di proprio e assicurando ai cittadini servizi efficienti e ordinati. Attendiamo pure il due febbraio prossimo per vedere cosa deciderà il TAR. “Nel frattempo il mercato si terrà nei modi e nei tempi che Manfredonia ha deciso”.

“A questo punto verrebbe di citare un pensiero di Joseph Joubert:“Coloro che non cambiano mai le proprie opinioni si amano più di quanto amano la verità”.

http://www.statoquotidiano.it/19/01/2012/mercato-la-torre-sel-importanza-operatori-baresi-fondamentale/67033/

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