Cronaca
giovedì 12 gennaio 2012
Guardia giurata rimessa in libertà. Ma secondo inquirenti ebbe ruolo nell’assalto al portavalori
La posizione dell’uomo, però, secondo gli inquirenti potrebbe aggravarsi nelle prossime ore.
Il dipendente dell’agenzia di sicurezza, residente a Castel Vecchio, è sospettato, infatti, assieme a un suo compaesano, di aver partecipato alla rapina di Vittorito ad un furgone portavalori che fruttò 170mila euro.
Ieri, i carabinieri erano andati a casa sua perché convinti di trovare parte del bottino o tracce della rapina. Poi il ritrovamento delle munizioni militari e l’arresto per detenzione illecita di armi.
Lo scorso 30 novembre, Danelutti e C.A, castelvecchiese anche lui di 39 anni, erano stati fermati per un normale controllo al casello autostradale in compagnia di Bruno Silvestri, foggiano, arrestato perché ritenuto uno degli autori del colpo al portavalori. Sarebbe coinvolto anche il bussese Sergio Loreto Moscone, perché proprietario del capanno nel nella zona di Raiano, dove venne trovata l’auto utili zatta per la rapina, una Lancia Lybra, poi risultata rubata a Roma.
Danelutti – che secondo gli inquirenti avrebbe dato importanti informazioni per la rapina – continua a professarsi estraneo ai fatti e ha riferito che il 30 novembre si trovava con Silvestri per affari diversi (in particolare per una fornitura di olio). Tutte le persone coinvolte a vario titolo continuano a professarsi estranee ai fatti.
L’assalto al portavalori avvenne il 16 dicembre scorso, a Vittorito, nelle Gole di San Venanzio (foto). Red.
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