Sicurezza, la Cgil boccia il piano “Mille occhi per la città”

ForliToday

Cronaca

21/12/2011

Sicurezza, la Cgil boccia il piano “Mille occhi per la città”

Boccia il progetto “Mille occhi per la città” la Cgil di Forlì e di Cesena. Per il sindacato si tratta di “finte novità , nessuna soluzione ai problemi del territorio, invece mancano risorse, Investimenti e adeguate politiche”

untitled.pngBoccia il progetto “Mille occhi per la città” la Cgil di Forlì e di Cesena. Per il sindacato si tratta di “finte novità , nessuna soluzione ai problemi del territorio, invece mancano risorse, Investimenti e adeguate politiche di sicurezza”. Il riferimento è alla recente risposta del ministro Cancellieri ai problemi di criminalità e sicurezza posti dal Sindaco del Comune di Forlì Roberto Balzani, che dovrebbe concretizzarsi con la firma di un protocollo da sottoscriversi in Prefettura per tutta la Provincia di Forlì-Cesena.

Balzani aveva scritto al neo-ministro per chiedere “consigli”. E questi sono arrivati. Ma non piacciono al sindacato: “Riteniamo infatti che nel protocollo “Mille occhi per la citta’” ci siano unicamente finte novità che non rispondono ai problemi di degrado sociale che questa crisi sta mettendo sotto gli occhi di tutti, non stanziando alcun finanziamento , e fingendo in continuità con il governo precedente che non esista la necessità di affrontare il tema della sicurezza nei suoi due grandi aspetti, quello della risposta sociale e quello della risposta di maggiori investimenti nella pubblica sicurezza delle città. Il protocollo ” Mille occhi per la città” siglato il 15 settembre a Roma dall’allora Ministro Maroni, dal sottosegretario all’Interno Mantovano, dall’Anci e dai rappresentanti delle principali agenzie di vigilanza privata, senza il coinvolgimento del sindacato, non è altro che una “finta novità”, un’illusione per i cittadini”.

“La verità è che gli stanziamenti per la sicurezza continuano a diminuire e anche gli agenti di polizia si chiedono come si possa far fronte all’esigenza crescente di sicurezza con personale esiguo e senza nemmeno avere i soldi per la benzina delle auto o per pagare le riparazioni dei mezzi, senza parlare della condizione contrattuale degli agenti ancora non risolta. Il ruolo ausiliario delle Guardie Giurate come Incaricati di Pubblica Sicurezza non è affatto una novità. Novità è invece che il numero di macchine di “metronotte” che segnalavano problemi e chiedevano l’intervento delle forze dell’ordine , a fronte della crisi, è ridotto della metà e copre un territorio che va da Santa Sofia e Rocca San Casciano fino a Savignano e a volte anche oltre. Spesso si tratta di guardie che si trovano a combattere con obsoleti sistemi per la sicurezza personale, con difficoltà a contattare le stesse centrali operative degli istituti di vigilanza privata, con obiettivi da raggiungere in tempi strettissimi, e che comunque hanno, giustamente, incarico, ruolo e professionalità diverse da quelle delle forze dell’ordine, con oltretutto salari esigui dovuti anche ad un contratto di lavoro scaduto da ormai 36 mesi”.

Ed infine: “L’attività di cooperazione tra Forze dell’ordine e Guardie giurate, si legge nel protocollo, non deve comportare costi aggiuntivi né per gli istituti di vigilanza né per lo Stato. Come si può pensare di risolvere un problema come la criminalità solo con interventi di facciata, senza neanche un investimento?. Alla luce di tutto ciò, il sindacato e i cittadini sono stanchi di favole, le risposte devono essere concrete e concertate, auspichiamo che nella nostra città si voglia evitare il facile populismo e si affronti seriamente un problema come quello della sicurezza” conclude la nota sottoscritta da silp cgil forli’ – cesena, filcams cgil forli’, filcams cgil Cesena, camera del lavoro di forli , camera del lavoro di cesena.

di Redazione

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