Cronaca
Giovedì 01 Dicembre 2011 20:51
San Gordiano, contro i furti si fa strada il “vigilantes” di quartiere. Altra, agghiacciante testimonianza
Un servizio di vigilanza privata, pagato direttamente dei cittadini, al servizio del quartiere per scoraggiare la banda che sta mettendo a segno decine di furti negli appartamenti. L’idea è di alcuni residenti del quartiere di San Gordiano, sicuramente il più colpito dal fenomeno e nel quale le sgradite visite dei soliti ignoti si susseguono ormai giorno dopo giorno, anzi sarebbe meglio dire notte dopo notte. Di fronte all’impotenza manifestata dalle forze dell’ordine, che con pochi uomini e altrettanto pochi mezzi devono rispondere ad un territorio che va da Civitavecchia fino alle porte di Roma, gli abitanti di San Gordiano hanno pensato di fare da soli.
In queste ore sono in corso contatti in tutto il quartiere per verificare quanti abitanti sono disposti ad una sorta di autotassazione che consenta di pagare la presenza notturna dei vigilantes. Intanto si susseguono le testimonianze delle vittime dei furti. L’ultima, veramente agghiacciante, è di un altro residente del quartiere, rimasto ostaggio, assieme alla mamma sessantasettenne, della banda dei ladri. Il fatto è avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 novembre scorsi, quando erano da poco passate le 2,30. La vittima del furto racconta di aver immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri e che la pattuglia è però arrivata poco prima delle 4,30, quando i malviventi avevano terminato il loro lavoro. Per tutte e due le ore, l’uomo è rimasto barricato nella stanza della madre, con il terrore che da un momento all’altro qualche componente della banda sfondasse la porta. In chiusura della sua testimonianza, la vittima dell’ennesimo furto pone una serie di interrogativi, dal perché il carabiniere che era in servizio quella notte non ha diramato tempestivamente l’emergenza ad altre Forze dell’Ordine una volta ricevuta la sua telefonata, a cosa sarebbe accaduto se i rapinatori fossero stati violenti. “Possibile – continua ancora – che una città di oltre 50.000 abitanti resti alla mercé dei delinquenti e chi paga ora l’ingente danno patrimoniale, psicologico e affettivo che abbiamo subìto, e che un “pronto intervento” avrebbe certamente scongiurato, data la nostra tempestiva chiamata?”.