Prostituzione sulla statale 231 Asti-Cuneo: i carabinieri di Alba…

Cronaca

03/12/2011

Prostituzione sulla statale 231 Asti-Cuneo: i carabinieri di Alba hanno notificato avviso di conclusione indagini a carico di 8 indagati

ARRESTATI A MARZO 2010 NELL’AMBITO DELL’OPERAZIONE “ON THE ROAD”. DA QUASI DUE ANNI NON SI REGISTRANO PIU’ FENOMENI SU QUEL TRATTO

controlli%20antiprostituzione.jpgFu denominata operazione “ON THE ROAD” quella condotta congiuntamente dai carabinieri di Alba e Bra che, a marzo 2010, pose fine ad un vasto giro di prostituzione su strada lungo la SS. 231 Asti – Cuneo, nel tratto compreso tra le due città di Alba e Bra.

Era durata sette mesi l’indagine dei militari – coordinati dal procuratore Capo Dottor Domenico Manzione e dal P.M. Dott.ssa Donatella Masia – conclusasi poi con l’esecuzione di 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, minacce aggravate e lesioni personali gravi.

Tra gli arrestati vi erano 2 pregiudicati albanesi ed un macedone di Asti, una pregiudicata romena di Torino, un camionista di Canale e due guardie giurate di Alba che in seguito furono sospesi dal servizio.

Il compito della romena, del camionista e delle guardie giurate era quello di accompagnare sul “luogo di lavoro” le prostitute, tutte giovani ragazze dell’est in particolare romene ed albanesi tra cui anche una minorenne, ma anche di trovargli alloggio ad Alba.

Invece il ruolo degli albanesi e del macedone provenienti dall’astigiano era quello di assegnare gli spazi, perlopiù aree di servizio o piazzole di sosta lungo la strada, e “vigilare” sulle prostitute per proteggerle da clienti molesti o avvisarle in caso di arrivo dei carabinieri, riscuotendo poi dalle “lucciole” 3mila euro mensili ciascuna per tale servigio, in tutto è stato calcolato che gli sfruttatori delle ragazze incassavano circa 40 mila euro al mese lasciando solo pochi soldi alle ragazze sfruttate. In qualche caso le prostitute erano state picchiate o minacciate dagli albanesi perché avevano invaso le piazzole di altre prostitute.

A breve gli indagati saranno anche rinviati a giudizio e sarà quindi fissato il processo a loro carico dinanzi al Tribunale di Alba.

Dal marzo dello scorso anno, all’indomani del blitz che ha consentito di scompaginare l’organizzazione, quel tratto di strada è stato definitivamente liberato dalla presenza di prostitute.

Analoghe operazioni erano state eseguite in precedenza dai carabinieri di Alba e ora la situazione è che, da quasi due anni, non vi sono più donne che si prostituiscono su strada da Piana Biglini di Alba sino a Canove di Govone, al confine con la provincia di Asti, lungo l’intero tratto della SS. 231 un tempo assai frequentato da prostitute e clienti.

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Prostituzione sulla statale 231 Asti-Cuneo: i carabinieri di Alba…ultima modifica: 2011-12-04T11:15:00+01:00da sagittario290