Mobbing, assolti in appello i dirigenti della Sicurtransport

Cronaca

(13 Dicembre 2011)

Mobbing, assolti in appello i dirigenti della Sicurtransport

74678_171019082937814_169684739737915_364790_8022048_n.jpgPALERMO – Gli amministratori della Sicurtransport, azienda che si occupa del settore sicurezza nel Sud Italia, sono stati assolti con formula piena dalla Corte d’Appello del tribunale di Palermo per insussistenza del fatto. Il presidente dell’azienda Luciano Basile e l’amministratore delegato Stefano De Luca furono condannati in prima sezione a sei mesi di reclusione e a risarcire i danni per aver esercitato il mobbing nei confronti dell’allora dipendente Armando Campione che rivestiva il ruolo di guardia giurata. In primo grado i difensori dei due imputati, gli avvocati Crescimanno e Castellucci, rinunciarono alla prescrizione.

L’assoluzione dei dirigenti della Sicurtransport è l’esito di una complessa vicenda sviluppatasi in oltre 15 anni di attività. La vittima del presunto mobbing, Armando Campione, ha svolto per 10 anni regolarmente il suo ruolo di guardia giurata e contemporaneamente ha partecipato assiduamente all’attività sindacale come rappresentante. Secondo l’accusa questo comportamento, poco gradito dall’amministrazione, ha innescato una serie di atteggiamenti vessatori nei confronti del dipendente, sino al licenziamento.

Dopo un primo ricorso, Campione fu riassunto e assegnato a ruoli indefiniti, isolato e sottoposto a ritmi stressanti che l’hanno condotto a numerose consulenze mediche e in seguito alle dimissioni :di qui la decisione di denunciare datori di lavoro. Armando Campione morì poco prima del processo all’età di 56 anni in seguito a un ictus.

La causa fu perorata dalla famiglia e nel marzo del 2009 fu emessa la sentenza in primo grado con la condanna dei dirigenti Basile e De Luca accusati di mobbing e tentato reato di violenza privata:

«Attraverso condotte vessatorie, umiliazioni, dequalificazione professionale, eccessivo ed ingiustificato ricorso a visite mediche di controllo, cerca di coartare la volontà del proprio dipendente al fine di estrometterlo dal posto di lavoro» citava la sentenza.

I due dirigenti decisero di non andare in prescrizione per fare chiarezza sulla vicenda: presentarono domanda d’Appello e contestarono la prima sentenza. Secondo la difesa, infatti, Campione era stato indicato da un pentito mafioso quale basista di una rapina, circostanza che non gli avrebbe più permesso di svolgere il lavoro di guardia giurata.

Da quel momento, il dipendente è diventato assenteista per evitare di firmare i titoli di polizia necessari a proseguire la propria attività. Dopo il licenziamento e la riassunzione, Campione fu costretto a dimettersi sapendo di non avere i requisiti per ottenere il rinnovo e decise di denunciare i datori per mobbing.

Oggi si è appresa la notizia, resa pubblica dall’azienda coinvolta Sicurtransport, che Basile e De Luca sono stati assolti con formula piena in Corte d’Appello per insussistenza del fatto. Il mobbing è un materia nuova e controversa nella legislatura italiana, si tratta di “comportamenti violenti perpetrati da parte di uno o più individui nei confronti di un altro individuo”.

La tutela giuridica è stata introdotta il 16 luglio 2001 in sede europea. In Italia non esiste ancora una materia specifica in merito, ma gli atti di mobbing possono rientrare in altre fattispecie di reato, previste dal codice penale e valutate caso per caso. La prima sentenza sul mobbing in Italia è stata emessa dal Tribunale di Torino il 16 novembre 1999.

Eleana Martiradonna

http://www.ilquotidianoitaliano.it/cronaca/2011/12/news/mobbing-assolti-in-appello-i-dirigenti-della-sicurtransport-129191.html/

Mobbing, assolti in appello i dirigenti della Sicurtransportultima modifica: 2011-12-14T12:00:00+01:00da sagittario290