Cronaca
04 dicembre 2011
Azienda di Camin bersagliata dai ladri: 5 furti in 9 giorni
di Enrico Ferro
Rubati cavi per centomila euro. I ladri fuggono sempre 4 minuti prima dell’arrivo delle guardie giurate. L’imprenditore: “Operano con una tranquillità sconcertante. Mi semto impotente”
PADOVA. Cinque furti in nove giorni. Siamo alle soglie del record per la Cesaro Impianti di via Germania 7 a Camin, azienda specializzata nella produzione di cavi industriali. Da giovedì scorso a ieri mattina la ditta ha subito ben cinque incursioni da parte dei ladri, con materiale rubato per un totale di centomila euro, danni ingenti alla recinzione e un giallo da chiarire: come fanno i malviventi ad andarsene sempre quattro minuti prima che intervenga la pattuglia della vigilanza privata?
Lo sfogo. «La mia famiglia dirige questa azienda da 40 anni ma non è mai successo qualcosa di simile», evidenzia Luigi Cesaro, titolare della Cesaro Impianti. «Giovedì notte della scorsa settimana abbiamo subito la prima incursione. I ladri sono entrati alle 5 del mattino e hanno portato via circa 60 mila euro di materiale e due furgoni. Poi venerdì hanno tentato di entrare ancora ma è scattato l’allarme e sono fuggiti. Replica domenica notte, in ben due occasioni: alle 22 e a mezzanotte. Ma anche in quei due frangenti è arrivata la pattuglia della vigilanza privata e loro, poco prima, sono scappati. L’ultimo raid è stato messo a segno nella notte tra venerdì e sabato: sono rimasti nel mio capannone per ben tre ore, portando via altri 40 mila euro di materiale e abbattendo il muretto di recinzione per passare. Abbiamo i video dei furti ed è sconcertante notare con quanta tranquillità operano».
L’indagine. Luigi Cesaro ha parlato a lungo sia con i carabinieri di Padova che con i colleghi di Noventa Padovano. Ma l’indagine vera e propria è seguita dai militari di Noventa, a cui sono stati consegnati anche i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza. Sequenze in cui si vedono chiaramente i ladri che in tre occasioni hanno agito anche a volto scoperto: erano in quattro e avevano la carnagione chiara.
Il giallo. «Quello che mi ha veramente stupito è che loro sanno esattamente il momento in cui interviene l’istituto di vigilanza privata – continua Cesaro – a loro l’allarme che scatta non interessa: osservando i video ripresi si vede che continuano a caricare il materiale rubato nonostante la sirena. Scappano solamente nel momento in cui il servizio di vigilanza avverte me e invia la pattuglia. Quattro minuti prima loro levano le ancore e fanno perdere ogni traccia. Questa storia ha dell’assurdo. Evidentemente c’è un buco nel sistema oppure hanno degli strumenti di rilevazione che intercettano l’intervento. Spero che i carabinieri riescano ad andare a fondo, scoprendo cosa c’è dietro questo mistero. Io stesso mi sento impotente. Vedere una banda di ladri che rimane quasi tre ore dentro al mio capannone mi ha destabilizzato».