Locri, tenta di avvelenare il convivente

Cronaca

Domenica 06 Novembre 2011 – 18:20

Locri, tenta di avvelenare il convivente
con la benzina: smascherata da un video

avvelenamento-locri_280x185.jpgLOCRI – Aveva deciso di farlo morire, in un modo o nell’altro. E per poco non c’è riuscita. Annunziata Iannizzi, di 45 anni, era stanca della relazione, iniziata solo da alcuni mesi, con quell’uomo di 30 anni più grande di lei, pensionato, e voleva sbarazzarsene per rifarsi una vita. Non si prefiggeva tanto benefici economici, anche perchè con la morte del convivente non avrebbe ereditato nulla. Ma voleva a tutti i costi la morte dell’uomo, anche per il fatto che nei suoi confronti nutriva un forte risentimento perchè, dice adesso, «lui mi maltrattava».

Così venerdì sera Annunziata Iannizzi ha somministrato al convivente un mix micidiale di farmaci con la scusa di fargli superare un’alterazione febbrile. Il pensionato, però, non è morto ed è stato ricoverato nell’ospedale di Locri per intossicazione. La donna non si è persa comunque d’animo e sabato mattina ha tentato nuovamente di provocare la morte del convivente. Si è recata in ospedale, ha comprato un succo di frutta ed in una sala del nosocomio, incurante anche della presenza di una guardia giurata, ha «allungato» la bevanda con benzina verde.

Annunziata Iannizzi ha poi raggiunto la stanza in cui era ricoverato il pensionato ed ha tentato di fargli bere il succo. Non aveva fatto i conti, però, nè con la resistenza dell’uomo, insospettito per quanto gli era accaduto la sera prima, nè con gli infermieri, che avevano imposto al pensionato il digiuno totale e sono intervenuti per bloccare la donna. Annunziata Iannizzi, a questo punto, ha tentato di allontanarsi, ma è stata bloccata da un carabiniere fuori servizio che si trovava in ospedale perchè aveva accompagnato il suocero che stava male e che si era insospettito per il comportamento della donna.

Le indagini hanno portato così alla scoperta del piano orchestrato da Annunziata Iannizzi per uccidere il convivente. L’attività investigativa ha consentito, tra l’altro, di accertare che la donna era stata ripresa dal sistema di videosorveglianza dell’ospedale mentre versava la benzina nel succo di frutta che aveva acquistato per il convivente. Un elemento di prova inoppugnabile che è servito a rafforzare il contesto delle accuse a suo carico. Un altro elemento significativo è che nella borsa della donna i carabinieri hanno trovato una pistola giocattolo a tamburo con cinque pallottole a salve nel caricatore. Che uso volesse fare la donna della finta arma, però, al momento, non è chiaro.

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=169012

Locri, tenta di avvelenare il conviventeultima modifica: 2011-11-07T10:45:00+01:00da sagittario290