Cronaca
Venerdì 30 Settembre 2011 – 09:20
SGOMINATA BANDA DI NOMADI.
SVALIGIAVANO LE CASE DEGLI ORAFI
di Vettor Maria Corsetti
VENEZIA – Andavano sempre a colpo sicuro, fiutando il bottino grosso, e scegliendo di svaligiare le case dei rappresenti orafi e i furgoni portavalori. E per far perdere le proprie tracce cambiavano di continuo il campo nomadi in cui vivevano. Furbizia che, tuttavia, si è rivelata inutile. Sgominata dai carabinieri una banda di nomadi sinti specializzata nello svaligiare le case di rappresentanti orafi, individuati nelle fiere di settore e poi pedinati, e furgoni portavalori, per un bottino che supera il milione di euro. Nomadi legati alla famiglia Braidic e tutti imparentati tra loro, e arrestati tra il veneziano e la zona del lago di Garda. Il blitz di un centinaio di militari dell’Arma, con l’ausilio di elicotteri e unità cinofile, è scattato mercoledì notte, con l’arresto di 30 persone di cui 14 nel solo villaggio sinti di Favaro, dove l’intervento dei carabinieri ha interessato 6 delle 38 unità abitative che ospitano da 130 a 150 persone. E l’intervento dei militari ha permesso di sventare alcune rapine che erano già state programmate e in avanzato stato di organizzazione, ha detto il procuratore capo Luigi Delpino.
L’indagine, partita da Chioggia, si è sviluppata dai primi mesi del 2010, e poco a poco ha fatto completa luce sulla rete malavitosa attiva nel Veneto, in Trentino e in Lombardia. E che poteva contare anche su ricettatori e su una «seconda linea» di donne e ragazzi, pronti a garantire ai ladri l’impunità e a sviare le indagini con false dichiarazioni.
A complicare il lavoro dei militari dell’Arma, il fatto che i 30 sinti interessati dalle ordinanze di custodia cautelare si spostavano frequentemente da una parte all’altra d’Italia, rendendo difficile l’identificazione dei luoghi dove potevano essere pizzicati. Gli approfondimenti, tuttavia, hanno ristretto l’indagine al Veneto, tra via Vallenari e la zona del lago di Garda. Con la ricostruzione dei movimenti e dell’operatività della banda, che oltre a svaligiare case non disdegnava i furgoni per il trasporto di valori.
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