Cronaca
12 ott 2011
Lo stress da lavoro notturno continuativo nel settore della Vigilanza Privata, se ne è parlato a Camerano
Redazione
ANCONA – Il settore della vigilanza privata occupa in Italia circa 48.000 addetti, dipendenti di circa 860 Istituti di Vigilanza, di cui le Guardie Giurate Particolari sono circa 43.000 e dove per Istituti si intendono quelle aziende che applicano il Contratto Collettivo Nazionale “Degli Istituti della Vigilanza Privata” firmato da CGIL, CISL e UIL, ad esclusione di Cooperative e Consorzi. Il fatturato a livello nazionale e’ di circa 2.400 milioni di Euro. Il maggior numero delle Guardie Giurate ha una età compresa tra i 35 e i 44 anni e prevalentemente sono uomini (circa 40.000). Nelle Marche gli Istituti sono 18, e occupano circa 800 addetti di cui 730 guardie. Se ne è parlato all’Hotel Concorde di Camerano con Marco Bolognini della UILTuCS Marche, Paolo Magnanelli UILTuCS Ancona, Fabrizio Bonta’ UILTuCS Pesaro e Filomena Palumbo Segreteria UILTuCS Macerata. “Al di là di questi numeri che sono decisamente importanti e che disegnano la fotografia economica del settore, – spiegano in una nota le sigle sindacali- non si può che parlare di un comparto in grossa difficoltà: sia le Imprese che gli addetti sono in calo e le normative di riferimento che si sono susseguite negli anni sia a livello nazionale che europeo, non hanno certo agevolato la crescita del settore, ma anzi hanno contribuito a far emergere ulteriori criticità. Alle difficoltà aziendali, hanno fatto seguito i tantissimi malumori dei dipendenti, che hanno visto loro malgrado, equiparare il loro status di guardia giurata a quello dei pubblici ufficiali con il conseguente aumento di oneri e responsabilità, senza parimenti godere dei benefici e onori di quest’ultimi. Inoltre gli orari di lavoro, quasi ovunque inspirati al modello del cosiddetto 5 + 1, hanno fatto sì che molte Guardie, dopo anni ed anni di lavoro notturno a cui non ha fatto seguito un adeguato sistema dei riposi, non potessero avere una vita che potremmo definire “normale”. Non e’ un caso infatti che il numero di suicidi con la pistola di ordinanza nel periodo 1996-2006 ha avuto una incidenza del 11.7% per 100.000 persone contro una incidenza dell’ 0,7% delle persone che fanno altre attività per 100.000 abitanti. (Fonte Università degli Studi di Milano Psicologia e Medicina Ma il suicidio altro non e’ che la punta di un iceberg, quella a cui si da’ ovviamente più risalto; separazioni e problematiche nel manage familiare sono il substrato nascosto di una difficoltà che vede le guardie giurate spesso escluse dal mondo delle relazioni interpersonali. Sicuramente una delle fonti di questo problema va ricercata nell’alternanza di lavoro e riposo, dove ad un ciclo di lavoro molto lungo e stressante, prestato prevalentemente di notte, non si alterna un ciclo di riposo che consente alla guardia di avere rapporti sociali sereni e proficui. delle Marche, facendosi interprete delle preoccupazioni delle guardie, ritiene che sia necessario rivedere il sistema delle turnazioni, passando dal 5+1 al 6+1+1. Anziché alternare 5 giorni di lavoro ad uno di riposo, si lavora 6 giorni con lo smontante, un giorno di riposo intero e un montante, si arriva ad avere quasi tre giorni senza dover indossare soluzione potrebbe rendere la Guardia ancora un elemento partecipe e presente nella vita sociale, dove la maggioranza delle interazioni interpersonali avvengono durante la giornata. In un’ottica di salvaguardia e promozione del benessere psico-fisico del lavoratore, la UILTuCS delle Marche, auspica che la proposta sopra esposta possa essere oggetto di discussione e sperimentazione a livello territoriale, anche attraverso lo sviluppo di progetti pilota che possano essere poi traslati nelle altre regioni italiane”.