Lido Adriano, il cerchio si stringe su 5 vigilantes

Cronaca

16 ottobre 2011

Lido Adriano, il cerchio si stringe su 5 vigilantes
La banda dei pestaggi

Sono indagati per le brutalità avvenute quest’estate

1267773109.jpgRavenna, 16 ottobre 2011 – PER I CARABINIERI il cerchio sugli episodi di pestaggio avvenuti la scorsa estate sul litorale ravennate è quasi chiuso. E una circostanza è certa, come già avevamo anticipato, e cioè che i picchiatori risultano essere collegati a una società di vigilanza ravennate. «Dobbiamo solo definire la posizione del titolare della società, poi procederemo a inoltrare alla Procura la notizia di reato definitiva» afferma il colonnello Guido De Masi, comandante provinciale dei carabinieri. I ‘vigilantes’ identificati come materiali autori dei pestaggi sono cinque. «Le indagini — prosegue l’ufficiale — ci hanno permesso fin dal primo momento di imboccare la pista giusta. Poi negli ultimi giorni sono giunte le identificazioni fotografiche effettuate dalle vittime dei pestaggi che hanno confermato i risultati degli accertamenti».

AL COLONNELLO De Masi preme sottolineare una circostanza, in particolare: «Non ci risulta affatto che nei pestaggi possa in qualche modo ravvisarsi una motivazione razzista o xenofoba. Insomma, non regge l’ipotesi di una associazione a delinquere finalizzata a episodi di violenza xenofoba. Il motivo è presto detto. Ed è duplice: le persone coinvolte nei pestaggi sono in prevalenza stranieri, albanesi, romeni, serbi. Solo due sono italiani. E inoltre dei quattro episodi di aggressione, uno, quello accaduto a Marina di Ravenna, ha visto come vittima proprio un cittadino italiano, un giovane ridotto ben male dai vigilantes».

SECONDO quanto accertato dai carabinieri, le quattro aggressioni, tre a Lido Adriano e una davanti a una discoteca di Marina di Ravenna, avrebbero un movente legato esclusivamente all’indole violenta dei vigilantes, alla loro assenza di un accettabile livello di professionalità. «Sono persone già coinvolte in aggressioni, persone che hanno inteso male come si svolge il lavoro di addetto alla sicurezza dei locali e delle proprietà» evidenza il colonnello De Masi.

LE TRE AGGRESSIONI a Lido Adriano hanno visto come vittime altrettanti cittadini stranieri, due senegalesi e un tunisino, i primi due sorpresi di notte in spiaggia nelle aree di pertinenza dei bagni in cui i vigilantes effettuavano servizio. C’era chi passeggiava in spiaggia, chi dormiva, ma i vigilantes li hanno picchiati. «Per noi cercavano di rubare» hanno cercato di giustificare l’azione, senza fornire uno straccio di prova e dimenticando che se qualcuno cerca di rubare, l’unica condotta doverosa per l’addetto alla sicurezza della proprietà è quella di chiamare i carabinieri, non certo quella di menare le mani e far scappare il ladruncolo.

E già questo depone a favore del fatto che i due episodi di violenza ai danni dei due cittadini senegalesi sono stati assolutamente e vigliaccamente gratuiti. Per quanto riguarda il magrebino, poi, c’è da dire che l’episodio è accaduto non sull’area di uno stabilimento balneare, ma per strada, fra Lido Adriano e Lido di Dante dove l’immigrato, regolare come gli altri, stava camminando ed è stato travolto da un’auto con all’interno i vigilantes e poi preso a sassate.

di CARLO RAGGI

http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/2011/10/16/601471-aggressioni_lido_adriano_cerchio.shtml

Lido Adriano, il cerchio si stringe su 5 vigilantesultima modifica: 2011-10-17T11:30:00+02:00da sagittario290