Domenica 9 Ottobre 2011,
Ed: VENEZIA
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SANTA MARGHERITA Esploso un colpo per allontanare un marocchino: «Voleva uccidermi»
Guardia aggredita spara in aria
(m.f.) Uno sparo nel buio a Santa Margherita, poi è arrivata la polizia per fermare lo scalmanato che aveva costretto una guardia giurata ad esplodere un colpo in aria. Un colpo a salve, che comunque ha creato preoccupazione tra i residenti, i quali alle 2 passate del mattino avevano pensato che fosse accaduto qualcosa di irreparabile. Invece, questo colpo ha consentito alla guardia di salvarsi da un immigrato marocchino che da circa mezz’ora lo seguiva cercando di attaccare briga e minacciandolo con un coltello. Fortunatamente la polizia, già avvisata dalla guardia giurata, è stata attirata dallo sparo e in un baleno ha bloccato l’aggressore. Si tratta di un trentaduenne che risiede in provincia di Vicenza, con un numerosi precedenti a carico e un provvedimento di rintraccio della Questura di Venezia. All’uomo, portato in stato di fermo in centrale, è stato contestato il reato di minacce aggravate e gli sono stati notificati i provvedimenti a suo carico che risultavano pendenti.
«Mi ha avvicinato – racconta la guardia – alle 2 mentre davo delle informazioni a tre giovani albanesi sul ponte dell’Accademia. Ha cominciato subito ad attaccar briga, ma io lo ho evitato, cambiando ripetutamente il mio giro».
Pochi minuti dopo, però, se lo è trovato di fronte alla Toletta, armato di un coltello a serramanico. A quel punto, la guardia ha chiamato il 113 e, al rumore della barca, l’aggressore ha cercato di dileguarsi.
«Poi me lo sono trovato nuovamente di fronte a Santa Margherita – ha concluso – aveva una bottiglia in mano e non gli importava che fossi armato. Mi ha detto “O mi uccidi o ti uccido io”. Ho aspettato con l’arma in mano più che potevo, poi, con le spalle al muro, ho esploso un colpo a salve, che ha fatto accorrere gli agenti».