Lettere
mercoledì 05 ottobre 2011, 07:31
AL DIRETTORE
Bordighera: viene picchiato da un energumeno, turista ringrazia una Guardia Giurata
Un nostro lettore, Gianni B., ci ha scritto per raccontarci la sua disavventura nel parcheggio dell’ospedale di Bordighera e per ringraziare la Guardia Giurata che lo ha aiutato:
“Sono in vacanza con la famiglia a Bordighera e l’altra notte, mio malgrado, sono stato protagonista di qualcosa che vorrei raccontare. Per un malore occorso a mia suocera con mia moglie ci siamo dovuti recare al pronto soccorso di Bordighera. Conclusa positivamente la vicenda. mia suocera viene dimessa ed io vado a riprendere l’auto al parcheggio per tornare a casa. Poco lontano assisto ad una violenta lite tra un ragazzo ed una ragazza. I due erano fidanzati ma lei non voleva più averci a che fare e per tale motivo alle parolacce sono seguite le percosse: un paio di ceffoni, un pugno ed un calcio dell’uomo sulla poverina. A quel punto non ho potuto far altro che intervenire, ma un secondo dopo mi sono ritrovato io a subire l’ira dell’energumeno che pareva anche sotto l’effetto di alcool o altro. Fortunatamente il trambusto ha allertato la guardia giurata dell’ospedale che è prontamente intervenuto prima che le cose si potessero mettere davvero male per il sottoscritto e comunque avevo già ricevuto alcuni pugni e calci. In men che non si dica, con una incredibile mossa di qualche arte marziale (presumo) ha immobilizzato a terra il tizio. Per pura combinazione, in quel frangente, ne io ne la guardia avevamo un cellulare a disposizione, per cui in quel momento non ci è stato possibile chiamare le forze dell’ordine. Perciò corro al pronto soccorso da mia moglie che mi aspettava e che intanto era preoccupata dal mio ritardo, mi faccio dare il suo cellulare e torno dalla guardia che nel frattempo aveva fatto sedere l’individuo col quale stava discutendo pacatamente. Alla fine, soprattutto per l’incredibile insistenza della ragazza che ci ha pregato piangendo fino a sentirsi male di non farlo, non abbiamo chiamato le forze dell’ordine e dopo un po’ i due sono saliti in auto e sono andati via. Volevo sottolineare l’estrema professionalità dimostrata dalla guardia giurata in questa circostanza ed in precedenza all’interno dell’ospedale quando ho notato la gentilezza e la disponibilità che metteva nel proprio difficile lavoro. Ho saputo che ogni tanto si ritrova ad aver a che fare con ubriachi quasi sempre stranieri che sotto i fumi dell’alcool, ma non solo, in mancanza della guardia potrebbero combinare di tutto prima dell’arrivo della pattuglia di servizio eventualmente chiamata dal personale sanitario. In seguito, ragionando su quanto accaduto, ho anche pensato che questi ragazzi svolgono il proprio mestiere sempre da soli e mai, tranne in alcuni casi tipo il trasporto valori e forse altro, in coppia come invece accade a carabinieri, polizia, etc. È chiaro ed evidente che non voglio mettere a paragone le mansioni svolte ma nel loro operato prevalentemente notturno controllano le proprietà dei privati, ma non solo quelle, ed è possibile incappino in qualche mal intenzionato e in quei casi sono soli. Per cui mi sento di voler rivalutare questo mestiere al quale prima dell’altra notte davo realmente poca importanza, credo insomma si tratti di un valore aggiunto che potrebbe essere maggiormente impiegato, valorizzato e regolamentato. Mi sono informato ed ho saputo che le Guardie Particolari Giurate (GPG) non sono pubblici ufficiali ma soprattutto quando impiegati presso ospedali, tribunali, porti, aeroporti, ecc., hanno mansioni di pubblico servizio per cui è bene sapere che in questi casi abbiamo a che fare con una figura paragonabile quasi a quella di un carabiniere o di un poliziotto. Concludo ringraziando ancora la guardia giurata per quanto ha fatto l’altra notte e per l’umiltà mostrata cercando in ogni modo di minimizzare l’importanza del suo intervento. Per dimostrargli materialmente la mia gratitudine, ho provato a fargli scivolare in tasca alcune banconote, ma solo dopo ho capito che stavo facendo una cavolata perché mentre li rifiutava decisamente credo si sia anche leggermente offeso e per questo colgo l’occasione, sperando legga questa testata, per scusarmi con lui del mio gesto ma spero anche capisca che non voleva essere altro se non un segno di gratitudine materiale in un momento in cui avevo ancora l’adrenalina che circolava a fiumi e forse ho agito troppo d’impulso”.
Carlo Alessi