Cronaca
(25 ottobre 2011)
Asl sott’accusa: in cento rischiano il posto di lavoro
Gli operatori delle pulizie e della portineria denunciano l’azienda. Il caso è stato segnalato il caso anche alla Regione, al ministro del lavoro, Maurizio Sacconi e al ministro della salute, Ferruccio Fazio
di Mattia A. Carpinelli
• Caso che è stato segnalato il caso anche alla Regione, al ministro del lavoro, Maurizio Sacconi e al ministro della salute, Ferruccio Fazio.
• E questa mattina verranno ricevuti dal Prefetto di Salerno per avviare un tavolo di trattativa. Secondo i legali dei lavoratori, l’ Asl salernitana nel bandire la gara per l’affidamento del servizio di vigilanza, avrebbe omesso la clausola relativa alla salvaguardia di tutte le posizioni lavorative. In pratica, chi si aggiudicherá la gara non potrá usufruire degli attuali dipendenti ma dovrá assumerne dei nuovi. Il che comporterá una serie di costi sia a carico del nuovo appaltante, per le pratiche di assunzione, che al vecchio, per l’avvio delle procedure di mobilitá. Ma, secondo gli avvocati dei cinquanta lavoratori che hanno sottoscritto la denuncia, si causerá anche un danno erariale poiché dovranno essere attivate tutte le procedure per gli ammortizzatori sociali. Per questo una copia dell’esposto è stata inviata anche alla Corte dei Conti.
• Nella denuncia si parla ampiamente anche delle conseguenze legate ai licenziamenti dei lavoratori, con cinquanta famiglie che rischiano di finire senza più un sostegno economico. • Della vicenda sono state investite anche tutte le sigle sindacali – Cgil, Cisl, Uil e Ugl – che sono pronte a scendere al fianco dei lavoratori. Diverse le societá di vigilanza privata coinvolte: da “La Torre” all’Ipervigile, passando per l’Ivri. Un vero e proprio dramma occupazionale che, secondo l’avvocato Edmondo Giuliano, coinvolge almeno un centinaio di lavoratori, anche se soltanto la metá ha firmato la denuncia.
• Tutti questa mattina prima dell’incontro in Prefettura, dovrebbero attraversare in corteo la cittá partendo dalla stazione ferroviaria, in piazza Vittorio Veneto fino a piazza Amendola, per far sentire la propria voce contro il rischio di licenziamento.