Spaccio di coca, nei guai l’ex vigilante del tribunale

Cronaca

17 settembre 2011

Spaccio di coca, nei guai l’ex vigilante del tribunale

L’accusano due che vivono in Appennino: «Da tempo era il nostro fornitore» Davanti al giudice il 28enne nega: «Non vendo droga, solo falsità contro di me»

di Tiziano Soresina

image.jpgHa lavorato per diverso tempo all’ingresso del tribunale come guardia giurata addetta ai controlli-sicurezza con il metal detector: ieri mattina il 28enne Luca De Maio (licenziatosi mesi fa dalla Coopservice) è tornato al palazzo di giustizia negli scomodi panni di indagato per spaccio di stupefacenti.

Un “ritorno” in tribunale – scortato dalle guardie carcerarie – a dir poco imbarazzante per il vigilante che martedì era finito in manette al culmine della perquisizione dei carabinieri nell’abitazione in cui vive con la moglie (poi denunciata a piede libero per concorso).

Il 28enne è comparso ieri davanti al gip Angela Baraldi e in aula – assistito dall’avvocato Andrea Pellegrini – ha replicato alle accuse, ammettendo il vizio del consumo di cocaina (nella casa sono stati trovati due grammi di “polvere bianca”) ma specificando di non spacciare droga e di essere in possesso di un bilancino di precisione solo per evitare di essere raggirato da chi gli vende la cocaina.

Ma contro di lui vi sono le parole di due persone che vivono in Appennino (sentite una prima e l’altra durante la perquisizione) e che indicano in Di Maio il loro abituale rifornitore di “neve” negli appuntamenti che venivano fissati a Fogliano.

Ed anche su queste “confidenze” dei consumatori l’ex guardia giurata ha avuto molto da ridire, parlando di falsità e di sentirsi tradito da quelli che riteneva amici.

L’avvocato difensore Pellegrini ha poi contestato l’arresto, ritenendolo una forzatura visto il piccolo quantitativo di droga rinvenuto nell’abitazione e compatibile con un uso personale, da qui la richiesta di scarcerazione.

Di diverso avviso il pm Katia Marino – che coordina le indagini dell’Arma – per cui la misura cautelare in carcere è il provvedimento più consono vista la situazione accertata nell’inchiesta. Su questo punto, però, il gip Baraldi deciderà nelle prossime ore.

In attesa del pronunciamento del giudice, il 28enne resta in carcere alla Pulce. L’ex guardia giurata, che ora lavora come buttafuori nelle discoteche, ha spiegato anche il perché sia stato trovato in casa sua un tesserino con scritta ed emblema dell’Arma: è un ricordo del servizio di leva svolto proprio nei carabinieri. Comunque per chi indaga lui resta uno spacciatore di cocaina, con contatti con certi ambienti del nostro Appennino come confermerebbero le parole delle due persone individuate dai militari. Inoltre sono stati trovati vari ritagli di buste di cellophane e 16.500 euro in contanti che gli inquirenti legano inequivocabilmente all’attività illegale di spaccio.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2011/09/17/news/spaccio-di-coca-nei-guai-l-ex-vigilante-del-tribunale-1.821642

Spaccio di coca, nei guai l’ex vigilante del tribunaleultima modifica: 2011-09-18T11:00:00+02:00da sagittario290