Catullo, Cinzia Bonfrisco «salta» i controlli di sicurezza

Cronaca

28/09/2011

Catullo, Cinzia Bonfrisco «salta» i controlli di sicurezza

AEREI E POLITICI. All’imbarco del volo per Roma, la parlamentare veronese si rifiuta di togliersi le scarpe. Ma il comandante, in coda dietro di lei, ha preteso che si sottoponesse all’ispezione L’Ugl: «Episodio grave, comportamento assurdo». Lei: «Falsità, ci vuole più rispetto»

339044_369555_resize_253.jpgLa signora, elegante, arriva ai controlli dell’aeroporto Valerio Catullo ma non vuole togliersi le scarpe, come prevede il protocollo, molto severo dopo l’11 settembre 2001. E, si scopre, non è la prima volta che si comporta così. Lo fa solo dopo che il comandante dell’aereo la becca «in castagna» e pretende che sul velivolo salgano solo passeggeri controllati come si deve. Il fatto viene denunciato dal sindacato Ugl della Polizia di Stato che in una nota ufficiale «ammonisce l’assurdo comportamento tenuto da una senatrice veronese all’atto dei controlli aeroportuali».

L’episodio ha avuto per protagonista la senatrice Cinzia Bonfrisco e si è verificato il 26 settembre all’imbarco del consueto volo per Roma del lunedì mattina di cui si servono, spesati, i parlamentari per iniziare la loro settimana a Roma, in questo caso al Senato.

«Dopo l’11 settembre 2001, i rigidi controlli aeroportuali sono diventati un’abitudine ma, stando a quanto accaduto nella giornata del 26 settembre 2011 all’aeroporto Valerio Catullo, questo sembra infastidire non poco una senatrice veronese. Alla richiesta di togliersi le scarpe per motivi di sicurezza», ricostruisce l’Ugl, «la senatrice a salvaguardia dei propri diritti civili, ma a discapito della possibilità di proteggere il mondo da minacce terroristiche, ha inscenato l’ennesimo “spettacolo teatrale” con tanto d’intervento della Polizia di Stato. Ennesimo, perché», rivela l’Ugl, «non è la prima volta che questa personalità crea problemi all’atto dei controlli aeroportuali».

Questa volta però la Polizia di Stato dice basta: «Teniamo a precisare che nessuno può essere esentato dall’effettuare i previsti controlli aeroportuali prima di salire a bordo di un aeromobile, nemmeno se ricopre il ruolo di senatore. Il personale della Polizia e le Guardie particolari giurate in servizio presso l’aeroporto Catullo, giornalmente, con non poche difficoltà, riescono a garantire il previsto standard di sicurezza e non possono certo essere bistrattati da chi non gradisce di essere controllato».

«In attesa che anche l’aeroporto Valerio Catullo sia dotato dei nuovi scanner per scarpe come quelli prodotti da Safran Mopho, azienda che faceva parte della divisione Sicurezza di General Electric», prosegue la nota, «la senatrice veronese dovrebbe pensare che i controlli aeroportuali vengono effettuati a garanzia dell’intera collettività».
«Riteniamo che quanto successo sia molto grave e solamente grazie alla professionalità della Polizia di Stato e delle Guardie particolari giurate in servizio presso l’aeroporto Valerio Catullo, la situazione non sia ulteriormente degenerata».

Il sindacato, in conclusione, «ammonisce l’assurdo comportamento tenuto dalla senatrice veronese, invitandola a servirsi del treno per non essere sottoposta ai fastidiosi controlli aeroportuali».

Da numerose testimonianze raccolte fra i passeggeri che hanno assistito alla scena, a esigere che la senatrice venisse richiamata all’ordine e si sottoponesse ai controlli è stato il comandante dell’aereo che – per sfortuna della Bonfrisco – era in coda con la parlamentare e ha preteso la massima sicurezza per tutti gli altri passeggeri. E la senatrice si è dovuta togliere le scarpe.

Ma lei replica e difende il suo punto di vista, distinguendo tra poliziotti e guardie giurate: «Stia tranquilla l’Ugl, se l’attività di questi giorni serve a fare qualche tessera in più, resteranno delusi. Anche se questo non può avvenire con falsità sulla pelle delle persone. I bravi poliziotti, come quelli in servizio all’aeroporto di Verona, oltre che fare bene il loro lavoro sanno distinguere la cura della sicurezza e il loro operato dalle speculazioni sindacal-elettorali. Le società private che gestiscono il servizio di controllo, sappiano che nessuno si sottrae a nulla, basta solo farlo con professionalità e rispetto per i cittadini. I viaggiatori non sono un parco buoi, è bene ricordarlo».

«Siamo tutti impegnati», conclude, «ad aiutare l’aeroporto a superare la difficile crisi, non mi pare il caso di far perdere al Catullo altri clienti. In questo momento ci serve poca ottusità e molta pazienza».

http://www.larena.it/stories/Cronaca/291861_catullo_cinzia_bonfrisco_salta_i_controlli_di_sicurezza/

Catullo, Cinzia Bonfrisco «salta» i controlli di sicurezzaultima modifica: 2011-09-29T11:30:00+02:00da sagittario290