Cronaca
16/08/2011
L’assalto al portavalori era falso
Fermate tre persone, un arresto
Il 20 luglio scorso a Torri la rapina al blindato da 180 mila euro in monete. Indagato l’autista, dopo intercettazioni e pedinamenti bloccati i complici che forse preparavano un altro colpo. Arrestato anche un 46enne calabrese, sequestrata una mitraglietta Skorpion
Vicenza. La minaccia dei banditi con la pistola, l’autista costretto a guidare fino in campagna, 180 mila euro di monete e oro rubati. ma non era vero niente: la rapina del 20 luglio scorso al portavalori della ditta Costantini a Torri di Quartesolo era falsa. Per questo l’autista del blindato Alessandro Santoro è indagato per peculato. E sempre per questo, dopo intercettazioni e pedinamenti, la polizia ha eseguito tre fermi d’urgenza contro i presunti complici che forse stavano preparando alri colpi.
Si tratta di Fracasso Rienzi, di Mogliano, 62 anni; Alessandro Duse, Marcon, 50 anni; Mirco Stocco, di Campagna Lupia, 26 anni. L’accusa è concorso in peculato. Fracasso e Duse hanno precedenti. In casa di Fracasso gli agenti hanno trovato 12 chili di esplosivo in polvere, monete e oro provenienti dal blindato.
A Stocco sono state sequestrate 3 pistole. Arrestato invece sempre nell’ambito della stessa indagine Antonino Foti, 46 anni, calabrese ma residente a Roncade: in casa gli è stata trovata una mitraglietta Skorpion.
Secondo gli inquirenti il gruppo stava progettando un altro colpo, forse a un bancomat o un altro portavalori pare nel Veneziano. Proprio l’imminenza dell’azione ha costretto la polizia a intervenire. Le indagini comunque continuano anche per capire i vari rapporti tra i membri della banda, compresa la figura di Foti. Quanto alla scelta di Torri di Quartesolo per il finto assalto, si tratterebbe solo di un caso: non sono stati trovati altri legami della banda con il Vicentino.