Caccia al tesoro della Safe Nei guai un imprenditore

Cronaca

22 agosto 2011

Caccia al tesoro della Safe Nei guai un imprenditore

Mauro Prospero, 51 anni, di Monzambano è accusato di riciclaggio. Avrebbe ricevuto dall’ex guardia giurata Bellani parte del bottino

di Giancarlo Oliani

image.jpgMauro Prospero, 51 anni, noto imprenditore di Monzambano è accusato dalla procura di Verona, insieme ad altre quattro persone, d’aver riciclato il tesoro di Andrea Bellani: un milione e mezzo di euro sottratti dall’ex guardia giurata dal caveau della Safe. La notizia ha destato molto scalpore in tutto l’Alto mantovano, dove Prospero è molto conosciuto, essendo proprietario di un’azienda agricola che si estende da Monzambano a Castellaro Lagusello, di un allevamento di cavalli e di una cava dove fino ad un anno fa veniva prodotto calcestruzzo. Ma per il sostituto procuratore di Verona Marco Zenatelli, che in questi giorni ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini, non ci sarebbero dubbi.

L’imprenditore avrebbe avuto un ruolo di rilievo nel riciclaggio di quella enorme somma di denaro, sottratta nel luglio di nove anni fa. Insieme ai presunti complici Valter Ragnoli, 61 anni, e Michele Miri, 63 anni, entrambi di Peschiera del Garda, avrebbe ricevuto il giorno stesso del furto, dallo stesso Bellani, 500mila euro che poi nascose e custodì.

In seguito, sempre secondo l’accusa, una parte di quella somma fu trasferita ad altre persone che la stessa guardia giurata avrebbe indicato. L’obiettivo era quello di recuperarli in più riprese.

Questa dunque è la ricostruzione fatta dalla procura scaligera. Ora spetterà al giudice per l’ udienza preliminare decidere sulla fondatezza delle accuse e sull’eventuale rinvio a giudizio per riciclaggio. Un reato che viene severamente punito con pene che vanno da un minimo di quattro a un massimo di dodici anni di reclusione.

Ricordiamo che oltre a Mauro Prospero e alle due persone già citate, devono rispondere della grave accusa anche Piera Laura Fappani, 41 anni di Quinzano d’Oglio nel Bresciano e Adonis Luis Verdecia Martinez, 43 anni, di Verona.

La vicenda è nota. Il 7 luglio 2002 – è una domenica pomeriggio, Bellani, dipendente dell’azienda portavalori Safe di Mantova da appena tre mesi, viene filmato mentre intasca le banconote: un milione e mezzo di euro, in pezzi da cinquecento. Poi, con una scusa, lascia il lavoro prima del tempo. Si mette alla guida della sua Alfa 155 e raggiunge il confine con la Spagna. A Ventimiglia viene fermato alla frontiera, ma la segnalazione del furto non è ancora stata diramata. Può così raggiungere Madrid, dove il 20 dello stesso mese viene arrestato dalla Guardia civil. A tradirlo la telefonata ad un’amica di Cosenza. Del bottino, però, nessuna traccia. «Sono stato derubato» racconta al momento del fermo. Torna in Italia, viene processato, patteggia venti mesi, ottiene i domiciliari e nel marzo del 2003 riconquista la libertà.

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2011/08/22/news/caccia-al-tesoro-della-safe-nei-guai-un-imprenditore-1.783601

Caccia al tesoro della Safe Nei guai un imprenditoreultima modifica: 2011-08-23T11:30:00+02:00da sagittario290