Cronaca
16/07/2011
Suicida sul sagrato un 62enne afflitto da problemi economici
TRAGEDIA. L’uomo, guardia giurata in pensione di 62 anni, s’è tolto la vita davanti a S. Angela Merici. uomo s’è raccolto in preghiera poi il tragico gesto sulla gradinata Non era più riuscito a ottenere la restituzione di denaro prestato
Ha scelto di togliersi la vita sui gradini dell’ingresso laterale di una chiesa, quasi a chiedere perdono. L’uomo, ex guardia giurata in pensione, 62 anni, in mattinata è uscito dalla casa di via Bramante, a San Polo, dove abitava con la moglie. Con sè aveva la Beretta calibro nove, regolarmente denunciata. Non è andato lontano. Ha raggiunto la parrocchia di San’t Angela Merici, in via del Verrocchio, e lì, intorno alle 11.30, ha scelto di porre fine alla sua disperazione. Pare, secondo le prime ricostruzioni, dovuta a una situazione economica difficile.
PRIMA DI INFILARE la porta l’uomo aveva scritto un biglietto che lasciava presagire propositi suicidi dovuti proprio a problemi finanziari: prestiti non rientrati, soldi non restituiti per il «tradimento» dei creditori. Proprio ieri pomeriggio, avrebbe dovuto recarsi in banca. Ma paura e sconforto hanno avuto la meglio. «Secondo me è andato ad ammazzarsi», avrebbe detto la moglie ai carabinieri di Lamarmora a cui si era rivolta per denunciare la scomparsa del marito. I militari lo stavano cercando da un’ora quando è arrivata la segnalazione del 118. A chiamare i soccorsi è stato Michele Barcaro, giovane residente in zona che stava tornando a casa dopo aver lasciato l’auto dal meccanico, allertato da una ragazza che si trovava a passare vicino alla chiesa: «Era agitatissima. Mi ha detto di aver visto un uomo riverso sui gradini, privo di sensi, in un lago di sangue. Siamo andati a controllare se respirasse, ma non appena mi sono avvicinato e ho visto la pistola ho capito che non c’era più nulla da fare e ho chiamato il 118». L’ex guardia giurata era rimasta sui gradini una mezz’ora: «Seduto, pensieroso», ricorda chi l’aveva notato. Qualcuno l’aveva già visto in zona, all’oratorio, o al circolo Acli che si trova a circa cento metri. Una signora, la stessa che ha dichiarato di aver sentito il boato, ha riferito di averlo visto anche dentro la chiesa. Per pregare. Prima di spararsi un colpo in fronte.
«Forse invocava perdono, ma la questione resta avvolta nel mistero», commenta il parroco, don Alessandro Cremonesi. All’Acli nessuno ha sentito nulla. «Mi ha fatto impressione vederlo seduto da solo sui gradini, verso le 10.30», conferma un cliente. Sul posto, l’ambulanza e i carabinieri di Lamarmora coordinati dal comandante Gianpietro Tiberio che hanno chiuso il passaggio fino alle 13, quando la Polizia mortuaria ha prelevato la salma per portarla all’obitorio del Civile.
Mara Rodella