Strane numerazioni comparse sui citofoni

Cronaca

Cosenza (30/07/2011)

Strane numerazioni comparse sui citofoni

Molti cittadini si sono rivolti all’istituto di vigilanza “International pool” che ha già interessato i carabinieri

Mario Morrone

san giovanni in fiore

carabinieriCS.jpgLe nuove tecniche dei topi di appartamento le stanno “provando” alcuni gruppi non ancora identificati di persone senza fissa dimora.

Forse, ma più probabilmente nomadi che provengono dalla Romania o anche da qualche altro Paese dei Balcani, tipo schipetari.

Insomma, la banda del rame che qui e in tutto l’hinterland aveva più volte colpito, lasciando diverse case di campagna prive di corrente, comincia a essere in difficoltà e affiora in numeri la banda dei codici per svaligiare gli appartamenti.

A scoprire alcuni recentissimi tentativi di furto è stato l’Istituto di vigilanza “International pool” di San Giovanni, diretto dal dottor Giovanni Urso.

E proprio a Urso, s’è rivolto qualche suo cliente che, sorpreso, ha “scoperto” sul citofono di casa numeri, a volte seguiti da qualche lettera.

Segni tipo “12 M”, che sta per “lavorano di mattina e la casa è vuota”.

Altre tipologie, tipo “13” significherebbero e simboleggerebbero che gli abitanti di quella casa lavorano solo di pomeriggio.

Mentre con il codice “26” si segnala che quell’appartamento è abitato da soli anziani.

Insomma, una nuova tecnica, che rimembra quella “storica” sulla segnaletica stradale verticale con la quale gli spacciatori di “polvere bianca” indicavano “Dio c’è”, come per dire qui si trova droga.

Il dottor Urso, una volta acquisito il dato, nella sua qualità di direttore dell’Istituto di vigilanza, non ci ha pensato due volte e ha segnalato il tutto, con una dettagliata relazione, al comando Stazione carabinieri della città, ai vertici della Questura di Cosenza, nonché alla Prefettura della provincia.

Per come appreso, il manipolo di malfattori sarebbe originario della Romania, ma con loro ci sarebbe pure qualche albanese con l’appoggio di qualche delinquente del luogo.

Gente che viene da fuori, da non confondere con quelli che qui vivono in città e che si sono ben inseriti e integrati nella cittadina florense lavorando e conducendo una vita normale.

I codici dei furfanti, dicevamo, sono riportati o sui citofoni o accanto ai campanelli con scritte all’alcol perlopiù blu in forma indelebile.

Sinora, all’attenzione dell’International pool i numeri più notati sono stati 12, 13/71; 11 – 16 e 28; ma anche e singolarmente il 26, il 13 e il 12.

In tanti pensavano si trattasse di numeri che avevano posto in essere tecnici dell’Enel, della Telecom o dell’Italgas; invece, nulla di tutto questo.

Un po’ come succedeva anni fa quando tante persone ignare pensavano che quelle scritte su Dio avessero un significato di credenza, e il pensiero più che ai Cattolici andava verso i testimoni di Geova o gli Evangelisti.

Poi, col passare del tempo, tutti vennero a conoscenza che quelle scritte, seguite da numeri telefonici, erano ben rivolte ai consumatori di polvere bianca.

Adesso la nuova tecnica per “capire” come muoversi e derubare gente che lavora o anziani indifesi. Ma stavolta l’escamotage di questi ladri è stata scoperta e tutti sono in allerta, comprese le pattuglie dell’Istituto di vigilanza che hanno rafforzato ogni tipo di intervento e di ispezione per assicurare alla giustizia questi furfanti.

http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=106218&Edizione=8&A=20110731

Strane numerazioni comparse sui citofoniultima modifica: 2011-07-31T11:00:00+02:00da sagittario290