Cronaca
20 giugno 2011
TAGLI ALLA SANITA’
Santa Lucia, cortei e tre blocchi
sulla via Colombo: a notte, lo sgombero
Iniziata lunedì mattina, la protesta dei dipendenti del centro di eccellenza sanitaria messo a rischio dai tagli alla Sanità della giunta Polverini aveva subito interessato la grande arteria: chiusa e riaperta una volta in mattinata intorno alle 11, poi richiusa alle 15 e riaperta. Infine un nuovo blocco era scattato alle 16.30 dopo che i manifestanti avevano «verificato che non c’è nessuna intenzione di riceverci in Regione».
Nel pomeriggio, mentre una delegazione del Santa Lucia era dentro l’edificio della giunta regionale del Lazio a parlare con Alessandro Moretti, dirigente sanitario regionale, il presidio composto da medici e parenti dei pazienti aveva atteso in via Rosa Raimondi Garibaldi. Al nuovo rifiuto della governatrice di riceverli, la decisione di occupare nuovamente la strada. «Dopo queste parole è inutile stare ancora dentro a trattare» avevano detto i manifestanti da un megafono. Il corteo riprendeva così ad avanzare su via Colombo al grido di «buffoni, noi non ci fermiamo». Questa volta i manifestanti si erano seduti sull’asfalto chiudendo le quattro carreggiate.
IL CORTEO IN CARROZZINA – La protesta era iniziata con un centinaio di manifestanti dell’Ospedale Santa Lucia che dopo essersi incatenati di fronte all’ingresso della sede della giunta regionale, aveva deciso di partire in corteo da via Rosa Raimondi Garibaldi, dopo che la vigilanza privata della Regione Lazio aveva chiesto loro di spostarsi da lì. Dopo aver occupato la strada, i manifestanti del Santa Lucia erano partiti in corteo verso la Cristoforo Colombo.
In apertura alcune persone in carrozzina. Dietro di loro uno striscione con la Scritta «Polverini appena eletta ti sei levata la maglietta», in riferimento al fatto che la governatrice, durante la campagna elettorale, visitando la struttura aveva indossato una maglietta con la scritta «Salviamo l’Ospedale Santa Lucia».
I manifestanti chiedono garanzie «sul futuro della nostra struttura». Difficile anche martedì riescano ad incontrare la presidente Renata Polverini che già lunedì aveva dribblato un faccia a faccia per recarsi al gazebo di piazza del Pantheon allestito per la raccolta delle firme contro il trasferimento dei Ministeri al Nord.
POLVERINI: «NON POSSO FARE DI PIU’» – La presidente della Regione Lazio ha comunque rilasciato una dichiarazione che non lascia molto spazio all’ottimismo. «Per il Santa Lucia fare più di quello che ho già fatto non posso. Le offerte rientrano in quelle che sono le disposizioni normative nazionali e sovranazionali» ha dichiarato Renata Polverini. «Il Santa Lucia – ha aggiunto la governatrice – ha chiesto un’ispezione per la verifica dei parametri, stiamo aspettando i risultati del collegio ispettivo. Vedrò personalmente il ministro della Salute e lo inviterò a incontrare i rappresentanti della struttura. È una struttura d’eccellenza che però deve rispondere ai criteri previsti dalla legge». Parole che hanno gelato i manifestanti. La protesta interrotta lunedì sera riprenderà con incontri tra i lavoratori martedì. Mercoledì, promettono, «tutti di nuovo in strada».
Redazione online