Sangue e fazzoletti rossi

Cronaca

(14 giugno 2011)

Sangue e fazzoletti rossi 
Riti satanici al cimitero di Staglieno

Abbandonati a terra fazzoletti macchiati forse con una gallina sgozzata. Tutto fa pensare ad una messa nera dominicana. La messinscena per evocare in “vita” qualche defunto e chiederne l’aiuto per punire qualcuno, oppure addirittura auspicarne la morte

di GIUSEPPE FILETTO

094216536-ff4a48d6-ec1f-466a-81ed-69a16f6772a2.jpgUn piattino di terracotta con delle piume di uccello, gocce di sangue forse di una gallina sgozzata; due fazzoletti, uno rosso per invocare l’amore, uno nero per evocare l’odio, la morte. Vicino a tutto questo, sul selciato dell’entrata laterale del cimitero di Staglieno, una piccolissima scatola di cartone, raffigurante una casa.

Sono i resti di un rito satanico, trovati ieri mattina dai custodi del camposanto, che subito dopo le 8 hanno chiamato prima i vigili urbani, poi la polizia del Commissariato San Fruttuoso. Successivamente in via del Velino, attigua all’omonima galleria del cimitero, è giunta anche la Scientifica, che ha prelevato i reperti, soprattutto per analizzare se di sangue umano possa trattarsi.

Le piume e il sangue fanno pensare ad un rito voodoo (di origine africana) celebrato nella notte. I due fazzoletti di colore nero e rosso riportano ad una variante del rito, e se officiato in prossimità di un cimitero può avere due interpretazioni: evocare in “vita” qualche defunto e chiederne l’aiuto per punire qualcuno, oppure addirittura auspicarne la morte.

Gli oggetti, tutti disposti a cerchio, forse abbandonati da qualcuno che è stato costretto ad allontanarsi per l’arrivo di qualche passante, di una guardia giurata o da una pattuglia delle forze dell’ordine, sono stati rinvenuti su un lato dell’ingresso secondario di Staglieno. Ieri la polizia ha tentato di dare un volto ai protagonisti del rito satanico.

Cercando tra le immagini delle diverse telecamere piazzate davanti all’entrata principale di Staglieno. In prossimità dell’ingresso secondario di via Velino, però, non vi sono puntati “occhi elettronici”. In un secondo momento si è cercato di dare una spiegazione su quanto ritrovato. Spulciando tra la letteratura della “magia nera”, animali sacrificali, come galline, capre, polli o cani sono macellati durante il rituale vudù. Il sangue talvolta viene bevuto, altre volte riversato invece nel terreno e serve per nutrire il “Loa”, lo spirito. Il lato oscuro della religione Vodun del Centro Africa è appunto la “magia nera”, ad esempio utilizzata per creare i morti viventi o Zombie; oppure per far resuscitare i deceduti. La scatoletta di cartone, raffigurante una casetta, potrebbe essere l’oggetto della discordia: un’abitazione contesa, tanto da desiderarne la distruzione o la perdita.

http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/06/14/news/riti_voodoo_al_cimitero_di_staglieno-17668927/

Sangue e fazzoletti rossiultima modifica: 2011-06-15T10:30:00+02:00da sagittario290