Vandali ad Avella, ora è tolleranza zero

Edizione AVELLINO

27/06/2011

I problemi dei Comuni

Vandali ad Avella, ora è tolleranza zero

Troppe risse a piazza Convento, consumo di alcolici vietato dopo le ore 23

Bianca Bianco

HE10_1283.jpgAvella. Sicurezza in piazza Convento. Dopo l’ordinanza con cui si vietava la vendita di bibite in bottiglie e bicchieri di vetro, ne arriva un’altra. Un provvedimento per la sicurezza urbana da tempo invocato dai cittadini della zona. Negli ultimi tempi piazza Convento è stata spesso nell’occhio del ciclone a causa di alcuni episodi deprecabili. Uno fu raccontato da «Il Mattino» il mese scorso. Un gruppo di ragazzi avellani ubriachi di pomeriggio che devastarono gli arredi della piazza dando persino fuoco ad un cestino di rifiuti e causando danni ad un bar. Un mese dopo, vinte le elezioni amministrative, l’amministrazione Biancardi ha predisposto alcune misure per cercare di preservare nel miglior modo l’ordine pubblico. Nei giorni scorsi è dunque stata pubblicata l’ordinanza numero 12 del 23 giugno 2011, nella quale si impone il divieto di bevande alcoliche dopo le 23. «Alla luce dei recentissimi fatti accaduti in piazza Convento- si legge nel provvedimento- si può riscontrare che in quel luogo in cui è elevata la concentrazione di persone, il consumo di bevande alcoliche ingenera episodi e comportamenti aggressivi e violenti connessi all’abuso di alcol determinando turbativa dell’ordine pubblico e favorendo il degrado urbano». Per questo motivo, spiega il primo cittadino: «È necessario prevenire questi comportamenti aggressivi e violenti». Per tale motivo si è stabilito che dalle 23 fino alla chiusura degli esercizi commerciali sia vietato vendere bibite alcoliche. È l’ultima iniziativa in ordine di tempo per cercare di «risanare» la notissima e centrale piazza avellana, su cui si trova il Convento francescano dei Frati minori. Di recente, poi, è stata intrapresa una nuova iniziativa, stavolta per volontà del Comitato civico; la bacheca della Casa comunale, non utilizzata da tempo, è infatti stata messa a disposizione dei cittadini che possono lasciare suggerimenti e richieste agli amministratori di maggioranza ed opposizione, per migliorare la vivibilità dell’area. Un piccolo contributo sul tema della sicurezza, che sta molto a cuore agli avellani, un tentativo di coinvolgimento e partecipazione corale ai fatti principali del paese del Mandamento. Tant’è che la giunta Biancardi, nei giorni scorsi, ha siglato un accordo di sorveglianza notturna con una ditta di VIGILANZA PRIVATA, per monitorare alcune zone del paese tra cui quelle in cui si verificano sversamenti abusivi e indiscriminati di rifiuti

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Roghi tossici sgomberata l’area Asi

Edizione CIRC_NORD

26/06/2011

Giugliano La Gma ha sospeso le attività

Roghi tossici sgomberata l’area Asi

Giovanni Mauriello

HE10_2445.jpgGIUGLIANO. I bimbi rom vagano come spettri tra il fumo che ancora assale il piazzale della stazione ferroviaria del polo Asi, alla periferia della città. Da oltre ventiquattr’ore è stato spento il violentissimo incendio che ha fatto scomparire per alcune ore fabbriche e vegetazione alla vista di chi si è avventurato lungo quegli squallidi vialoni. Ma l’aria non è tornata respirabile. Il vento e la puzza di diossina sprigionata dalle fiamme di centinaia di quintali di rifiuti di ogni genere hanno messo ko la Gma, un’azienda leader nelle soluzioni e servizi per l’elettronica. Capace con i suoi 120 dipendenti di soddisfare commesse militari e civili in tutto il mondo. Venerdì scorso, nel primo pomeriggio, ha dovuto chiudere i battenti e mandare a casa l’intero personale: «L’aria è diventata molto pesante e la vista s’è annebbiata. Sembrava di essere scivolati all’inferno». L’ingegner Angelo Punzi, titolare della fabbrica, cerca di tracciare il terribile disegno di quelle ore. Lui è anche il presidente del consorzio che raggruppa le aziende del territorio industriale, un polo che abbraccia cinquanta realtà produttive ed oltre 1500 dipendenti. Un tesoro per l’economia dell’area a nord del capoluogo: «Ma pare che a nessuno interessi, se poi dobbiamo crollare per i continui roghi. Ho dovuto sacrificare 240 ore di lavoro, per salvaguardare la salute dei miei dipendenti. Un danno enorme per il bilancio di fine mese e con le commesse da ultimare e consegnare». La scelta dell’industriale, in quelle ore, non ha più badato all’eccellenza dei prodotti, ma al personale. Il danno maggiore l’hanno avuto loro, a quattro passi dallo sversatoio incendiato. E dire che da pochi giorni gli uffici della Gma, al terzo piano di una vasta palazzina, sono stati visitati da un pool di rappresentanti dell’Unione industriali di Napoli. Con loro l’assessore regionale alle attività produttive, Sergio Vetrella. Hanno definito le strategie per il rilancio dell’Asi di Giugliano, dopo la lunghissima storia che ha visto la zona invasa dalle famiglie dei rom e che si è da poco conclusa. In realtà i nomadi si sono allontanati di poco e durante la giornata continuano a girovagare per quelle strade. I piccoli sfidano la sorte, attraversando di continuo la circumvallazione esterna, trafficatissima, per fare la spola tra il nuovo accampamento e quei viali deserti, diventati teatro di giochi pericolosi, per rovistare tra la spazzatura puzzolente. La vigilanza non basta, come non è bastato a scongiurare il violento incendio appiccato in pieno giorno alla montagna di rifiuti, depositati sul piazzale della ferrovia: «Sono stato chiamato di rinforzo dal mio collega di servizio nell’azienda – dice Gennaro Tritone, uno dei vigilantes impegnati nei momenti di terrore a combattere l’emergenza. Il fumo ha avvolto ogni cosa. Tutti sono scappati ed è diventato complicato finanche abbandonare la fabbrica». Le fiamme sono divampate all’ improvviso, alle 13. Un orario insolito. Chi ha incendiato quella spazzatura e perché in pieno giorno? Se lo chiedono in molti: «In quell’area di notte scaricano ogni cosa e non c’è controllo», dice il guardiano dell’azienda. Eppure dopo le proteste degli industriali e l’avvio della costruzione del muro, che separa i desolati vialoni dagli accampamenti dei rom, vi sono alcuni check point con le GUARDIE GIURATE. Ma ciò non ha evitato il peggio. Nonostante la difficile situazione igienico sanitaria non c’è alcun monitoraggio. Mancano telecamere e quelle delle aziende sono troppo lontane: «Ci appelliamo ai sindaci di Giugliano, Qualiano e Villaricca, ma anche alla Provincia – fa sapere Punzi – affinchè si provveda ad eliminare queste fonti di pericolo e perché possiamo lavorare e produrre in pace. Anche le nostre aziende devono diventare siti sensibili». Intanto domani a Napoli è in programma un incontro tra il presidente degli industriali di Giugliano ed il rappresentante sindacale della Fim-Cisl, Vittorio Langella. Facile intuire che si parlerà della salvaguardia dei posti di lavoro, nel pieno dell’emergenza rifiuti.

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Roghi tossici sgomberata l’area Asiultima modifica: 2011-06-27T11:00:00+02:00da sagittario290

Ladri in corsia è allarme al Maresca

Edizione CIRC_SU2

19/06/2011

Torre del Greco Raid notturno in ospedale

Ladri in corsia è allarme al Maresca

Teresa Iacomino

HE10_4985.jpgTORRE DEL GRECO. Sono entrati dalla finestra lasciata aperta per il caldo e hanno provato a portare via contanti e alcuni oggetti preziosi. Un blitz di pochi secondi e con un bottino decisamente magro: appena 90 euro. Quasi da non fare notizia se non fosse che questo raid notturno è avvenuto all’interno del reparto Medicina dell’ospedale Maresca, tra anziani costretti a letto e persone più giovani che avevano deciso di restare nella struttura di via Montedoro per non lasciare soli gli ammalati. È accaduto tra venerdì e sabato: erano da poco trascorse le tre quando – come raccontano i testimoni – due o più persone si sono introdotte in uno stanzone che ospitava tre degenti e due accompagnatori. Nel buio hanno cercato di arraffare contanti dalla borsa di una badante e si sono avvicinati al letto di una papaziente in gravi condizioni per strapparle un orecchino. Ma qualcosa non è andata per il verso giusto, complice la scarsissima luminosità: un oggetto di grosse dimensioni è finito a terra, svegliando i presenti. È iniziato un fuggi fuggi generale, con i ladri che hanno pensato a scappare, nonostante la badante torrese di 45 anni proprietaria della borsa abbia provato a bloccare uno di loro, mentre un altro per guadagnare la via d’uscita ha perso l’orecchino, che infatti è stato poi recuperato. Il trambusto ha risvegliato anche degenti e accompagnatori nelle altre stranze: «Abbiamo sentito una donna urlare ”chiamate le guardie” e abbiamo temuto che uno dei ricoverati fosse stato colto da malore – racconta una signora – solo successivamente abbiamo capito cosa era realmente accaduto. Ad essere sincera, sulle prime io come altri abbiamo pensato che la donna, che ha anche accusato un malore, fosse preda di un’allucinazione. Solo quando abbiamo notato a terra l’orecchino di una paziente costretta a letto da una grave patologia abbiamo capito che non c’era nulla di inventato». L’ennesimo schiaffo al Maresca riapre il dibattito sul depotenziamento della struttura ospedaliera non solo in termini sanitari ma anche di sicurezza: «Non voglio entrare negli aspetti sociali del caso – sottolinea il portavoce del comitato ”Torre Nord” competente in zona, Giuseppe Speranza – e quindi di elementi di questa società che arrivano a violare anche luoghi come i nosocomi. Quello che ci preoccupa, ed è un argomento sul quale la nostra associazione ha sempre posto l’accento, è che il taglio al servizio di sorveglianza notturna porta inevitabilmente questi problemi. Di notte, specie in una struttura come quella di via Montedoro, dove gli ingressi per i malintenzionati sono diversi, non possono bastare due GUARDIE GIURATE, uno al pronto soccorso e uno all’ingresso del padiglione principale». Sulla vicenda interviene anche il sindaco, Ciro Borriello: «Già alcuni anni fa – evidenzia il primo cittadino – ho scritto al questore e al prefetto chiedendo loro il ripristino del posto di polizia al Maresca. Mi fu risposto che la presenza di agenti era inutile alla luce del presidio garantito dalle GUARDIE GIURATE. Allora come oggi, e gli ultimi episodi purtroppo vanno a confermare la mia tesi, ero contrario a questo allontanamento. L’ospedale Maresca va considerato un ”punto sensibile”per il rischio criminalità ed è proprio in questi punti che c’è reale bisogno della presenza di tutori della legge».

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Ladri in corsia è allarme al Marescaultima modifica: 2011-06-20T11:45:00+02:00da sagittario290

Appartamento svaligiato Furto in casa

Edizione SALERNO

12/06/2011

Appartamento svaligiato Furto in casa

ladro-furto-furti-casa-150x150.jpgPOSTIGLIONE Appartamento svaligiato Furto in casa, svagliato l’appartamento di Fausto Nigro. Amara sopresa per il maestro di kick boxing nonchè GUARDIA GIURATA dell’ospedale San Leonardo. Venerdì sera, rientrando a casa, Nigro ha trovato la porta di ingresso sfondata.

I ladri si erano portati via la cassaforte con tre pistole e quattro fucili, tutto l’oro di famiglia e una discreta somma di denaro. Il furto è avvenuto in pieno centro ed è stato denunciato ai carabinieri di Postiglione. «Spero di recuperare almeno le armi» ha dichiarato l’atleta ebolitano. Nella zona, ultimamente sono aumentati i furti in casa. I carabinieri pensano ad un’unica banda.

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Appartamento svaligiato Furto in casaultima modifica: 2011-06-13T11:30:00+02:00da sagittario290

Via i vigilantes al Maresca sicurezza zero

Edizione CIRC_NORD

06/06/2011

Torre del Greco Sanità, i nuovi tagli

Via i vigilantes al Maresca sicurezza zero

Interi reparti senza controllo la sorveglianza scatta soltanto durante la notte

Antonella Losapio

HE10_1755.jpgTorre del Greco. Dopo la riduzione di posti letto e la chiusura di reparti, si taglia anche sulla sicurezza. A partire dal 1 giugno il servizio di vigilanza armata al nuovo padiglione dell’ospedale Maresca è passato da 24 ore giornaliere a un turno che va dalle 19 alle 7. L’edificio che ospita i reparti di medicina e chirurgia, ambulatori e servizi, oltre al deposito dell’archivio, di farmaci e attrezzature, durante il giorno è totalmente incustodito. Nella postazione occupata fino a pochi giorni fa da una GUARDIA GIURATA 24 ore su 24 il monitor collegato a una telecamera non è in comunicazione con l’altro padiglione. Senza controllo anche l’ascensore che trasporta le barelle dalla camera operatoria ai reparti e i cartellini marcatempo. La nuova disposizione non va a modificare il servizio di vigilanza al pronto soccorso che resta attivo h24, mentre la GUARDIA GIURATA nella postazione attigua alla sbarra che regola l’accesso dei mezzi all’ingresso del vecchio padiglione non da oggi ma già da tempo è presente fino alle 19; il servizio non è previsto di notte e nei festivi. «Tale riduzione mette a rischio – dice il personale – l’incolumità di operatori, utenti e familiari dei malati ricoverati». Solo pochi giorni fa la comunicazione da parte della Civin vigilanza Srl è finita sulla scrivania del direttore dell’ospedale. «L’Asl Napoli 3 Sud – si legge nella nota – ci ha manifestato la necessità, a causa di una drastica riduzione dei fondi assegnati per i servizi di vigilanza, di un taglio degli stessi nella misura del 50% delle prestazioni erogate. Dopo alcuni incontri con la dirigenza dell’azienda alla presenza anche dei sindacati, lo scrivente istituto è riuscito a ridurre l’alienazione di servizi in misura minima». Non è dello stesso parere il direttore sanitario del Maresca Giuseppe Forte: «La vigilanza in ospedale serve 24 ore su 24 sia al vecchio che al nuovo padiglione. Se l’azienda ha la necessità di ridurre, può cominciare da ambulatori o distretti, ma non da un presidio ospedaliero dove spesso si verificano atti vandalici, aggressioni e minacce agli operatori». L’ultimo caso, la settimana scorsa quando un uomo senza alcun motivo mise a soqquadro il pronto soccorso, aggredendo personale e GUARDIA GIURATA. «Ci sono servizi dell’Asl – prosegue Forte – che non richiedono la vigilanza armata, dove è sufficiente la presenza di un custode, ma non è il nostro caso, nella palazzina in questione non ci sono uffici, ma malati ricoverati. Avevo scritto alla direzione centrale per chiedere di potenziare il servizio, manca il drappello di polizia e il numero delle guardie giurate è insufficiente e invece ci ritroviamo a far fronte ad un ulteriore diminuzione. La razionalizzazione va fatta in maniera oculata». Tagli che riguardano anche altri presidi e strutture della Napoli 3 Sud. A cominciare dall’ospedale San Leonardo di Castellammare dove sono stati soppressi due turni diurni al pronto soccorso. Ai Sert, servizi per le tossicodipendenze, di Castellammare, Torre del Greco e Torre Annunziata sono assegnate otto ore di servizio nei giorni feriali e cinque sabato e domenica. Alle continuità assistenziali di Ercolano, San Giorgio, San Sebastiano, Torre del Greco e Gragnano sono assegnate otto ore di servizio nei feriali e festivi. Eliminato il servizio presso il centro geriatrico di Torre del Greco.

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Via i vigilantes al Maresca sicurezza zeroultima modifica: 2011-06-07T11:00:00+02:00da sagittario290