Cronaca
(mercoledì 4 maggio 2011)
Uccise ladro in fuga, vigilante a giudizio per omicidio
Crocefisso Martina, guardia giurata di Torchiarolo, nel 2007 uccise con un colpo di pistola un ragazzo di 28 anni che aveva appena messo a segno un furto, presso una stazione di servizio a Squinzano
LECCE – Inizierà il 27 ottobre prossimo il processo davanti alla Corte d´Assise nei confronti di Crocefisso Martina, la guardia giurata di Torchiarolo che nel 2007 uccise con un colpo di pistola un ragazzo di 28 anni che aveva appena messo a segno un furto di sigarette ai danni della stazione di servizio Q8 che sorge sulla strada che porta da Squinzano a Brindisi. Questa mattina il giudice dell´udienza preliminare Alcide Maritati l’ha rinviato a giudizio con l´accusa di omicidio volontario.
Un´imputazione rimodulata dal pubblico ministero Carmen Ruggiero così come chiesto dal giudice monocratico di Campi Salentina, Stefano Sernia. In un primo momento, l´accusa nei confronti del vigilante era di eccesso colposo in legittima difesa. Ma il giudice Sernia, davanti al quale stava per incardinarsi il processo, rimise gli atti al pm sul presupposto che Martina avrebbe sparato ad altezza d´uomo.
Quella mattina di tre anni fa Marco tedesco, 28enne di Brindisi, mise a segno un furto insieme ad altri tre complici nella stazione di servizio Q8 sulla strada statale 616 tra Lecce e Brindisi. I quattro, a bordo di una Y10 ed una Fiat Panda, sfondarono con le auto l´ingresso del bar e portarono via alcune stecche di sigarette e del denaro contante. Scattò poi l´inseguimento da parte degli agenti dell´istituto di vigilanza privata “La Vigile” di Trepuzzi. Alcune guardie giurate esplosero alcuni colpi di pistola verso le auto in fuga: il conducente della Y10 riuscì a far perdere le sue tracce, mentre la Panda venne bloccata dai carabinieri del Norm di Lecce all´altezza di Torchiarolo.
Purtroppo accanto al guidatore c´era Tedesco, ormai senza vita. Martina è difeso dall´avvocato Antonio Savoia. I genitori ed i fratelli della vittima si sono costituiti parte civile con gli avvocati Giuseppe Lanzalone, Daniela D´Amuri e Loredana Massari.
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