A proposito di…”MILLE OCCHI SULLA CITTÀ”

Venerdì 6 Maggio 2011,

Ed: VENEZIA
Pagina: 34

A proposito di…”MILLE OCCHI SULLA CITTÀ”

acerra-guardie-giurate-vs-inceneritore.jpgDiviene doveroso completare la corretta informazione riguardo il progetto “Mille occhi sulla città”, emerso nell’articolo apparso sulle Vostre pagine e intitolato: “Vigilantes in aiuto degli agenti”. Troppo spesso ma solo a comodo delle istituzioni impersonificate da burocrati, rilevando la necessità di realizzare la massima collaborazione tra le Autorità di pubblica sicurezza, le Forze di polizia dello Stato, la Polizia Locale e gli Istituti di vigilanza privata, tornano in mente spunti del governo che permette alle aziende di vigilanza privata o meglio dire alle Guardie Giurate o Particolari Giurate un lavoro di affiancamento alle forze dell’ordine, forti di paroloni come “vigilanza e controllo in ausilio, sussidio e complemento alle Forze di Polizia”, facendo finta di dimenticare che qualsiasi richiesta o servizio in diretta collaborazione alle FF.OO. comporta una equivalente nomina (ovviamente subalterna alle prime). Fatta la legge, trovato l’inganno! Così lo Stato, continua a servirsi di professionisti della sicurezza senza il dovuto riconoscimento giuridico: non è bastata neppure la recente batosta della Corte di Giustizia Europea che non ha creduto all’imbarazzante tentativo del nostro Governo di svincolare dalle responsabilità, appioppando in fretta e furia alle guardie la nomina di “incaricati di pubblico servizio” ed ha condannato l’Italia per la normativa che regola il lavoro delle Guardie Giurate. La sinergia da parte nostra ci sta tutta: è invece evidente che manca dall’altra; e la mano che lava è sempre la nostra… Invece, gli istituti di Vigilanza nelle mani di imprenditori fin troppo spesso unicamente “money oriented” siglano molto velocemente questi accordi in tutto il territorio, intitolati “Mille occhi sulla città” che sono una sorta di anima del commercio, volta a promuovere finalità socialmente rilevanti, ma che alla fine diventano mero business.

Bisogna imparare, invece, a scindere la sinergia pura come semplice forza d’ausilio, con la sudditanza. In definitiva, sempre a proposito del protocollo “Mille occhi sulla città”, le istituzioni ammettono una esigenza irrinunciabile in una società democratica riconducibile agli istituti di Vigilanza privata e soprattutto nelle Guardie dipendenti, e se ne servono per bene, salvo non riconoscerne la qualità. Le aziende pure ne traggono palese vantaggio, in una sorta di pubblicità con uno sgravio di lavoro prettamente per le guardie. Le uniche “ingenue” sono le Guardie che si accollano un servizio pubblico di sicurezza, in più senza nessuna nomina, pure svolto da soli. E c’è ancora chi crede che tutto questo è un passo avanti per la nostra qualifica. Vorrei terminare con la speranza nelle organizzazioni sindacali di categoria, specie quelle maggioritarie; ma concluderei con una bugia.

Guardia Caposettore ordinata di pattuglia da uno degli Istituti interessati al progetto

http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=1669513&Data=20110506&CodSigla=VE

A proposito di…”MILLE OCCHI SULLA CITTÀ”ultima modifica: 2011-05-07T11:15:00+02:00da sagittario290