Aumentano le richieste di porto d’armi, per difesa

Cronaca

Lunedì 23 Maggio 2011 09:19

Aumentano le richieste di porto d’armi, per difesa

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donato-manelli.jpgFRANCAVILLA FONTANA – Risulterebbe in aumento la richiesta del porto d’armi per difesa personale nella Città degli Imperiali. Gli ultimi episodi di violenza criminale avrebbero creato un clima di timore che avrebbe spinto molti cittadini ad armarsi, specie se abitano in campagna o svolgono particolari attività che giustificano il possesso di una pistola.  Avrebbero titolo al rilascio dell’autorizzazione da parte della Prefettura, accertati i requisiti richiesti dalla legge, i commercianti di oggetti preziosi, gli imprenditori che circolano con ingenti somme di denaro, o chi per  motivi dimostrabili possa essere ritenuto possibile bersaglio di rapine.  Donato Manelli, titolare della nota armeria che in passato era gestita da suo padre, luogotenente dell’Aereonautica Militare, conferma che sono in crescita i cittadini che si rivolgono a lui per ottenere le informazioni utili al rilascio del porto d’armi. Signor Manelli, qual è la pistola più venduta nella sua armeria? “Si tratta sicuramente della Beretta calibro 9×21 che, essendo un’arma maneggevole e dalle ottime caratteristiche tecniche, si adatta all’uso professionale di guardie giurate,  come pure alla difesa personale dei comuni cittadini”.  Quali sono i tratti della personalità che più si addicono al possesso di un’arma? “Sicuramente la capacità di autocontrollo deve essere l’aspetto principale. In secondo luogo bisogna sviluppare un notevole senso di responsabilità. Tutte le armi, come prevedono i regolamenti, devono essere custodite  all’interno di una cassaforte o di un armadio blindato. Inoltre, chi detiene un’arma da fuoco deve conoscere bene le leggi in materia, che prevedono che la difesa debba essere proporzionale all’offesa. I molti casi balzati alle cronache ci insegnano che non è sempre facile impugnare una pistola per difendersi senza incorrere in pesanti sanzioni”. 

Ci sono molti tiratori sportivi che si rivolgono alla sua armeria? “Purtroppo questo tipo di sport non gode di grande attenzione da parte delle politiche regionali. Mancano le strutture adeguate nella nostra zona: ci sono pochi poligoni e di conseguenza non si creano gli incentivi per avvicinare gli appassionati. Mi preme sottolineare che il tiro sportivo è uno sport che si svolge all’interno di aree attrezzate che garantiscono la massima sicurezza. E’ sbagliato pensare, inoltre, che l’uso sportivo di armi sia pericoloso. I rischi sono molto ridotti rispetto all’uso, talvolta incontrollato, di archi e balestre. Aggiungerei che il tiro educa al senso di responsabilità e all’autocontrollo, essendo uno sport nobile e con un’antica tradizione”. Quali categorie di persone acquistano armi e quali procedure devono seguire?  “Si tratta perlopiù di persone che, risiedendo in località isolate, vogliono tutelare la loro sicurezza e quella della famiglia. Ci sono poi guardie giurate, militari o addetti alla sicurezza. Certamente non tutti possono ottenere facilmente le autorizzazioni per acquistare una pistola, tranne gli appartenenti alle forze dell’ordine. Per ottenere il porto d’arma per difesa personale è necessario essere maggiorenni ed avere una ragione valida e motivata che giustifichi il bisogno di  armarsi. L’autorizzazione, rilasciata dal prefetto, consente il porto dell’arma fuori dalla propria abitazione e ha validità annuale. Il modulo di presentazione della richiesta è disponibile anche presso la Questura, il Commissariato  o la Stazione dei carabinieri.  Una volta  compilata la domanda, sulla base delle voci in essa contenute, bisogna corredarla con due marche da bollo da applicare rispettivamente sulla richiesta e sulla licenza; da una certificazione comprovante l’idoneità psico-fisica, rilasciata dall’Asl di residenza; dalla ricevuta di pagamento della tassa di concessioni governative; da due foto recenti, formato tessera; da una dichiarazione attestante il bisogno di andare armati; da un certificato di idoneità al maneggio delle armi rilasciato da una Sezione di Tiro a Segno Nazionale; da una dichiarazione sostitutiva in cui risulti di non trovarsi nelle condizioni ostative previste dalla legge, né di essere stato riconosciuto “obiettore di coscienza”. Infine, bisognerà attendere che il prefetto accolga la  richiesta, ritenendo valida la motivazione  addotta per il rilascio. In caso positivo  sarà consegnato un libretto con validità di cinque anni. Il rinnovo però sarà annuale, seguendo la stessa procedura indicata per il primo rilascio, con la sola differenza che non sarà più necessario dimostrare il possesso di idoneità al maneggio delle armi”.

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