Vendeva droga ai minorenni

Cronache locali

21 aprile 2011

Vendeva droga ai minorenni
“Ho rischiato una coltellata”

La denuncia di una guardia giurata al Forum sulla sicurezza. Carla Spagnoli: “Basta crimini in centro”

Y762euVIH9IJ.jpgPerugia, 21 aprile 2011 – Spara a zero sull’amministrazione comunale Carla Spagnoli, presidente del Movimento per Perugia. E chiama a raccolta opinione pubblica, comitati ed esperti, per denunciare i mali della nostra città, che ormai stanno deturpando il centro e la periferia.

Ha parlato di occasioni mancate, di residenti blindati in casa perché la sera non possono più uscire, di sangue e coltelli alla stazione, di servizi che funzionano a metà e di desertificazione. Temi ormai arcinoti, ma che giova tenere sempre bene in mente.

Era gremita la sala conferenze della Rosetta. Tutti intorno allo stesso tavolo per dibattere dunque di “sicurezza e degrado”, questo il tema dell’incontro. Sono intervenuti l’onorevole Giorgio Casoli, Fausto Bagnetti, che ha trattato la prevenzione come contrasto all’illegalità e Paolo Milletti, che ha puntato il dito contro lo spopolamento slevaggio.

Ha parlato a braccio l’erede di una delle famiglie che vantano la peruginità da generazioni e che hanno contribuito a scrivere un capitolo importante della storia economica cittadina. “Mi sta a cuore il destino della mia Perugia — ha detto la Spagnoli —. Questa che ho sotto gli occhi non è più la mia città. Dove sono finiti i negozi del centro storico? Che fine ha fatto l’identità di Corso Vannucci? A che cosa serve abbellire il centro con le fioriere? Forse per infilarci le dosi della droga?”.

E poi giù con la lista delle cose che non vanno: “Centro blindato, minimetrò zoppo, pochissimi eventi, nessun cinema in centro, il Pavone lasciato a se stesso, la differenziata fatta con i piedi. Scendendo verso la periferia — ha aggiunto — non è che le cose migliorino. Spaccio e risse sono all’ordine del giorno. La stazione è diventata come il Bronx”. Carla Spagnoli, camicia bianca e jeans che lasciano intravvedere una forma fisica invidiabile, tuona anche contro la gestione dello sport.

“Abbiamo lasciato morire una squadra di calcio, la Comunale, ristrutturata di recente, non ha una vasca omologata per le gare olimpioniche; e la pallavolo, che era il nostro fiore all’occhiello, è costretta a giocare fuori casa per gli affitti troppo alti del Palasport”. Poi la presidente del Movimento per Perugia torna sul fenomeno della criminalità.

“Decine di persone avvinazzate e sballate la fanno da padroni nelle nostre strade e distruggono la città. Indisturbate. Il Palazzo — prosegue — chiude più di un occhio. Protegge una minoranza di balordi a discapito dei suoi cittadini. E peggio verrà. Clandestini, quindi fuorilegge, arriveranno ancora nella nostra regione e nella nostra città. Sembra che sia pronto uno sbarco di 800 persone. Non sono profughi, ma gente non in regola, che si aggiunge ad altri balordi. E l’ordine pubblico, la nostra sicurezza chi la tutela?”.

Poi di nuovo sull’acropoli: “Il centro storico è morente, grazie alla chiusura dissennata messa in pratica dall’amministrazione di sinistra, al decentramento degli uffici e ad una mobilità incentrata sull’uso del minimetrò che però viene chiuso alle 21. Le attività chiudono e i pochi negozi rimasti sono agonizzanti”.

Dalla platea arrivano consensi. Tra gli altri ci sono anche i presidenti di vari comitati, come Paola Medici (Vivi il borgo), Marco La Penna (Giùlemanidalcentro), Antonietta Antonucci (Comitato per la rivitalizzazione delle vie del centro storico). La Penna, tra le voci più nuove e originali dei “no”, spiega: “Ci hanno accusato di essere fascisti. Noi siamo soltanto cittadini stanchi di vedere una città così impoverita. Siamo attivisti e cerchiamo di far breccia nelle coscienze delle persone. Siamo in piazza ogni mese e ci piace pensare che il nostro movimento sia una sorta di voce della verità. Ci muoviamo su due grandi filoni: fare di Perugia un maxi distretto culturale (dunque eventi, concerti, fiere) e soprattutto sollecitare una mobilità più a misura di cittadini”.

E a proposito di criminalità una testimonianza in diretta. Marco Carrozzo è una guardia giurata della Ivis Vigilanza e si occupa della salvaguardia di via Martiri dei Lager. “Rischio la vita un giorno sì e l’altro pure — racconta —. Gente che si buca negli androni dei palazzi, perfino nelle scale che portano agli uffici. All’inizio di febbraio per poco non mi beccavo una coltellata in pancia. È andata bene. Ho bloccato, con l’aiuto tempestivo dei Carabinieri, un tunisino che vendeva dosi a due minorenni. Avevano già la siringa pronta e il laccio emostatico stretto intorno al braccio… “.

Silvia Angelici

http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2011/04/21/493898-vendeva_droga_minorenni_rischiato_coltellata.shtml

Vendeva droga ai minorenniultima modifica: 2011-04-22T10:45:00+02:00da sagittario290