Cronaca
(02 aprile 2011)
Caiazzo fuggì con 4 milioni
Si va verso rinvio a giudizio
Il denaro rubato dalla guardia giurata non ammonterebbe a 2,5 mln di euro, ma bensì quasi il doppio. Si va verso una richiesta di giudizio per furto pluriaggravato in concorso con ignoti
Ammonta a quasi quattro milioni il bottino di Rosario Caiazzo, la guardia giurata dell’Ivri che a fine novembre a Parma scappò con il denaro custodito nel furgone blindato di cui era caposcorta. Lo riferisce la Gazzetta di Parma, dando notizia della chiusura delle indagini sul caso del vigilante di origini napoletane. Inizialmente si credeva che il colpo potesse avergli fruttato 2,5 milioni. Si va dunque verso la richiesta di rinvio a giudizio per furto pluriaggravato in concorso con ignoti, poichè secondo la Procura l’uomo non agì da solo.
Rosario Caiazzo, 42 anni, si era costituito ai carabinieri pochi giorni dopo il furto. Accompagnato da un legale, nel primo interrogatorio aveva raccontato di aver girovagato per l’Italia e di non aver ritrovato i soldi nel luogo in cui li aveva nascosti. Il vigilante si era allontanato mentre due suoi colleghi erano impegnati a ritirare un altro sacco di contante al centro Cavagnari. Al loro ritorno i colleghi non avevano più visto il furgone blindato di cui Caiazzo era capo auto. Meno di due ore dopo il mezzo era stato ritrovato a Vicofertile, alle porte di Parma.
Inizialmente si era anche ipotizzato che l’uomo potesse essere stato sequestrato per rapina da una banda di malviventi, ma già poco dopo questa pista aveva perso consistenza. Caiazzo, descritto dai colleghi come “una persona amabile e tranquilla”, viveva da solo a Torrile, non lontano da Parma.