Cronaca
14/04/2011
Le guardie giurate in corteo
per il collega detenuto
L’INIZIATIVA. Solidarietà al vigilantes che ha ucciso due rapinatori
Brescia. Sabato le guardie giurate manifesteranno a Brescia a sostegno di Mauro Pelella, il vigilantes che lunedì scorso ha ucciso due rapinatori in fuga a Quinzano ed è detenuto a Canton Mombello per duplice omicidio volontario.
La manifestazione è stata organizzata dal Sindacato nazionale Sngg con il segretario Marco Fusco che precisa che non si tratta di una iniziativa sindacale o politica, ma è un messaggio di solidarietà a favore di Pelella e della sua famiglia. Anche per volere della famiglia di Pelella – è spiegato nella nota del sindacato – c’è la richiesta di non esporre bandiere o striscioni sindacali altrimenti gli organizzatori chiederanno l’intervento della Polizia. «La manifestazione – si legge ancora nella nota – è per Mauro Pelella, quindi si possono avere striscioni solo per Mauro».
IL CORTEO, AUTORIZZATO, partirà alle 9 da piazza Garibaldi per terminare alle 11 davanti alla stazione. Il sindacato prevede una partecipazione numerosa perchè hanno dato l’adesione molte guardie giurate, ma anche conoscenti, parenti e amici. Alla manifestazione potranno accodarsi anche i cittadini che vogliono dimostrare il loro sostegno alla guardia giurata detenuta in carcere a Canton Mombello.
Nel frattempo, dopo la convalida del fermo, prosegue l’attività dell’avvocato difensore Patrizia Scalvi che sta preparando il ricorso al tribunale del riesame. Il difensore ha anche chiesto alle forze dell’ordine che venisse repertato un segno nero ritrovato in via Pianeri, la via dove i rapinatori avevano lasciato l’auto durante il colpo alla Cassa Rurale e Artigiana.
La strisciata nera, secondo il consulente della difesa che settimana scorsa ha effettuato un sopralluogo a Quinzano, sarebbe stata lasciata dall’auto in retromarcia. La guardia giurata, infatti, sostiene di aver sparato perchè ha avuto paura, pensava che il furgone della Fidelitas su cui stava lavorando fosse l’obiettivo dei rapinatori, per questo è sceso con la pistola in pugno e quando ha visto la vettura dei banditi fare retromarcia e puntarlo ha svuotato l’intero caricatore contro la banda. Una ricostruzione che non ha convinto nè il pm, nè il gip: per loro Pelella ha sparato contro i banditi mentre l’auto si stava già allontanando.W.P.
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