Lavoro, in due mesi 500 posti a rischio

Venerdì 18 Marzo 2011,

Ed: PORDENONE
Pagina: 2

Lavoro, in due mesi 500 posti a rischio

Esuberi in Electrolux e alla Sole. Crisi alla Verardo
Ma “in pericolo” anche i vigilantes: inizio anno difficile

2287.jpgC’è chi sostiene che la Grande Crisi sia ormai alle spalle. E ha pure qualche buon motivo per pensarlo: anche in provincia ci sono aziende (nella metalmeccanica, per esempio, la Savio e la Zml di Maniago che hanno ripreso a macinare utili e a siglare accordi per straordinari e assunzioni) che si stanno riposizionando e che contribuiscono a incrementare l’export.

Ma è altrettanto certo che l’inizio di quest’anno sta mostrando una nuova faccia della crisi. Da una parte la “coda” della ricaduta occupazionale, dall’altra le difficoltà finanziarie e di liquidità delle imprese negli ultimi due mesi hanno fatto registrare una serie di pesanti difficoltà. In particolare il comparto industriale, ma anche nei servizi si sono aperti nuovi fronti recessivi: complessivamente sono a rischio ulteriori cinquecento posti di lavoro.

A partire dal secondo piano di ristrutturazione della Electrolux che complessivamente prevede per Porcia trecento esuberi. Eccedenze che – se le parti raggiungeranno un accordo – potranno anche essere ricollocate attraverso il piano sociale degli incentivi alla rioccupazione. E nell’ambito del comparto dell’elettrodomestico si è appena aperta un’altra vertenza che si annuncia non facile: i giapponesi della Nidec hanno presentato un piano industriale per risollevare le sorti della Sole Motors della Comina che nell’ultimo biennio ha perso quasi il 40 per cento dei volumi nelle forniture di motori per elettrodomestici. Tra le altre cose, il piano biennale prevede una cinquantina di esuberi. In molti si aspettavano che la maggiore multinazionale dei motori elettrici potesse allargare la rete della clientela ampliando le quote di mercato. Evidentemente il forte rallentamento del settore costringe anche la società nipponica a rivedere i suoi piani con una ristrutturazione – per fortuna in controtendenza – che punta al rilancio dell’azienda.

Passando all’altro comparto cruciale per il territorio, quello del legno-arredo, sempre negli ultimi giorni è scoppiata una nuova difficoltà: alla Verardo di Tamai di Brugnera (attiva nel distretto mobiliero da più di quarant’anni) gli oltre cento dipendenti da tre mesi non percepiscono lo stipendio: l’azienda è attanagliata da una forte crisi finanziaria che ne ha bloccato la produzione. Esaminando il settore dell’edilizia le cose non sono affatto migliori. Oltre alla vicenda della Fadalti di Sacile (ammessa all’amministrazione straordinaria) in cui i trecento addetti sperano in una possibile ripartenza, nelle ultime ore è emersa anche la difficile situazione dei circa venti dipendenti dell’impresa edile “Fadalti Achille” di Fontanafredda che da cinque mesi non ricevono lo stipendio e da due sono in cassa integrazione straordinaria. Anche nei servizi le ultime settimane hanno riservato notizie negative. Circa trenta guardie giurate rischiano di perdere il posto in seguito al mancato rinnovo di alcuni contratti da parte della Base Usaf di Aviano. E negli ultimi giorni la Regione ha prorogato la cassa in deroga per i 25 dipendenti della cooperativa San Giorgio” di San Giorgio della Richinvelda legata al settore dei componenti in gomma-plastica per elettrodomestici. Un inizio d’anno che sconta ancora il costo della Grande Crisi.

http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=2605719&Data=&CodSigla=&TestoRicercaUrl=guardie giurate

Lavoro, in due mesi 500 posti a rischioultima modifica: 2011-03-19T12:00:00+01:00da sagittario290