Clan, le armi si comprano su internet

Cronaca

21 marzo 2011

L’ANALISI

Clan, le armi si comprano su internet
Una beretta? Può costare cento euro

La rete è un canale di rifornimento per le Facile trovare pistole e mitragliette a buon mercato

pistole2--190x130.jpgBARI – Una cascata di e mitragliette ha invaso Bari e armato i clan, permettendo alle cosche di riportare il terrore in città. Ma da dove arrivano tutte queste armi? Una volta, durante gli anni ’80 e ’90, le armi arrivavano dall’Est europeo, era il principale canale di approviggionamento per le cosche baresi, e non solo. Oggi quella strada è ancora percorribile e utlizzata dalla mala locale, lo testimoniano i ripetuti arresti e fermi eseguiti dalla guardia di finanza e dagli uomini della dogana nel porto di Bari. Bulgari, greci, turchi, nei primi tre mesi dell’anno sono state bloccate 16 persone accusate di aver provato ad introdurre nel territorio italiano pistole e mitragliette.

INTERNET – Però, il mercato nero oggi è solo una delle opzioni per la malavita barese di rinvigorire il proprio arsenale; la nuova tendenza, per così dire, è quella di impiegare insospettabili, incensurati in possesso del porto d’armi per approviggionarsi. Demandano a loro il compito di acquistare dalle armerie il necessario: tra il 2010 e il 2011, ad esempio, sono state arrestate tre guardie giurate accusate di aver comprato armi in modo regolare e poi averle rivendute ai gruppi criminali. Attraverso questo canale sarebbero state almeno una quarantina le pistole finite nelle mani sbagliate. Nel Barese girano armate, lecitamente, circa 500 persone: nel 2010 sono state 463 le richieste e i rinnovi di porto d’armi concessi dalla prefettura, dal primo gennaio al 28 febbraio sono già stati concessi 73 rinnovi. L’anno scorso, sono state invece 2.325 le persone che sono riuscite ad ottenere un permesso per l’utilizzo di fucili da caccia e sportivi. E poi c’è Internet: in Rete è più facile di quanto si possa immaginare ordinare online una pistola e aggirare i controlli è più agevole. I siti internet sono una miriade, basta collegarsi ad un motore di ricerca qualunque è digitare le parole «vendita» e «armi», e il gioco è fatto. Poi nelle chat c’è sempre chi ti indica la via più breve per eludere le verifiche o per consigliarti la persona di «fiducia» alla quale rivolgersi. E’ così che Bari, negli ultimi mesi, ha visto lievitare considerevolmente il numero di pistole in circolazione.

I PREZZI – Acquistare una pistola o una mitraglietta non è, quindi, impresa difficile, anche grazie ai prezzi accessibili. Il costo può oscillare dagli 80 fino ai duemila euro, dipende da cosa si cerca e dal “rivenditore”. Una classica Beretta modello 70 – una pistola semiautomatica, con caricatore monofilare da 8 colpi (calibro 7,65) o 10 (in calibro 22lr) – può costare circa 100 euro sul mercato legale, ma a “nero” lo sconto è consistente. La Beretta modello 87 Target, invece, ha un prezzo che oscilla attorno ai 350-400 euro, per una Magnum sportiva bisogna salire un pochettino (600 euro), la Walther Carl la si trova sul mercato anche a 200 euro, la Smith&Wesson modello 37 a 300 euro, la Glock 17 può costare invece 400 euro. La mitraglietta Imi Uzi, la più utilizzata dalla malavita, la spesa ovviamente sale.

I NASCONDIGLI – Nei seminterrati, nell’autoclavi, nelle cassette dei contatori della luce o del gas, nei terreni agricoli, nei muretti a secco, nei tombini e, novità dell’ultima ora, direttamente all’interno dei tufi. Sono solamente alcuni dei nascondigli utilizzati dalla mala per occultare le armi. A parlarne è anche un pentito del clan Di Cosola, Antonio Roberto: interrogato dai pm, l’uomo riferisce che ultimamente le pistole vengono nascoste dentro i tufi, accuratamente spaccati in due con un flessibile e poi ricomposti.

Vincenzo Damiani

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2011/21-marzo-2011/clan-armi-si-comprano-internetuna-beretta-puo-costare-cento-euro-190270632169.shtml

Clan, le armi si comprano su internetultima modifica: 2011-03-22T11:45:00+01:00da sagittario290