Cronaca
9 mar 2011
Furto show ad Arezzo: rubati 100 chili di oro, isolati gli accessi alla ditta Salp
FURTO DI ORO AD AREZZO – Distretto orafo di Arezzo, qui negli ultimi mesi le notti fanno paura. Poggio Bagnoli è una frazione a cinque chilometri dal comune di Pergine, nel Valdarno. Il colpo grosso non è il bottino che pure si aggira intorno ai cento chili d´oro, ma l´esecuzione sfrontata. La banda, secondo gli investigatori, era composta da sette o dieci persone.
Il piano scatta quando sono passate le due della notte e sembra la sceneggiatura di un film. Un gruppo si preoccupa di isolare cinque strade di accesso alla ditta Salp che si trova in una zona di insediamenti artigianali dove non ci sono case. Altri nel frattempo rubano un caterpillar da una cava di materiali inerti a tre chilometri dal caveau. Sostituiscono la benna con un martello di quelli usati nelle demolizioni e marciano verso l´obiettivo, un´azienda orafa che già in passato aveva subito un furto. Attraversano la campagna seguendo un percorso probabilmente preparato in precedenza perché guadano un piccolo torrente in un tratto che è stato riempito di terra, abbattono qualche tettoia, poi la rete di protezione dell´azienda, un muro esterno e quindi la parete del caveau spessa almeno 60 centimetri.
Nessuno si accorge di nulla. Nessuno sente i rumori. Non ci sono testimoni. Quando scatta l´allarme è tardi. Interviene una guardia giurata, ma le strade di accesso sono bloccate. Chiama i carabinieri che arrivano a Poggio Bagnoli in una decina di minuti e da lontano vedono già i calcinacci, i muri sventrati, la ruspa abbandonata. Scattano i posti di blocco. La prima stima parla di un bottino di cento chili d´oro in lingotti e lavorati e di una cassaforte sparita: valore complessivo, circa tre milioni di euro. Ieri mattina gli investigatori hanno recuperato sotto le macerie qualche cassetta di preziosi lasciata probabilmente dai banditi nella fretta di fuggire. Sul posto arriva anche la polizia. Si cercano le immagini registrate dalle telecamere. Ma i banditi erano a volto coperto.
«Siamo impauriti e stanchi – dice Walter Bondi responsabile del settore orafi della Cna – nell´ultimo anno tra Arezzo e provincia abbiamo contato una trentina tra furti tentati e messi a segno per un bottino complessivo di almeno 10-15 milioni di euro. Uno è avvenuto abbattendo il muro con un muletto, in un altro i banditi hanno impiegato nove ore per sfondare una cassaforte. Ora mi chiedo: possibile che qui nessuno veda niente?».