Guardie Giurate Online

Finite anche le barelle, pazienti visitati a terra

Edizione CITY

19/03/2011

La sanità, il caso

Finite anche le barelle, pazienti visitati a terra

Caos al Loreto Mare, assalto al pronto soccorso. La direttrice sanitaria: grave emergenza

Melina Chiapparino

I pazienti si accalcano all’ingresso del pronto soccorso del Loreto Mare. Qualcuno urla e minaccia gli infermieri perché pretende di essere visitato prima degli altri. Come in una giungla dove vince la legge del più forte, molti sono convinti che spintonando e gridando, riusciranno a guadagnarsi l’attenzione dei medici che, nonostante tutto, cercano di soccorrere velocemente i pazienti. In sottofondo aumenta il vociare delle lamentele mentre le GUARDIE GIURATE cercano di tenere a bada qualcuno che perde la testa e lancia insulti ai camici bianchi. Gli operatori sanitari fanno ordine come possono in quella specie di Babele senza controllo. C’è confusione e gli ammalati si ammassano per conquistarsi un posto nel presidio ospedaliero di via Vespucci. È una storia già vista e raccontata dagli infermieri che hanno persino subito aggressioni tra le mura ospedaliere ma stavolta l’allarme sfocia in uno scenario drammatico. Posti letto non ce ne sono più, occupate tutte le barelle: qualcuno comincia a stendere a terra le lenzuola, i pazienti vengono visitati sul pavimento. È quasi mezzogiorno e l’emergenza cronica da ricovero in lettiga, che bersaglia il Loreto Mare, è oramai al collasso. Stavolta il numero di ammalati giunti al pronto soccorso mette a dura prova il sangue freddo dei sanitari. Non ci sono barelle a disposizione e i lettini sono tutti occupati così come le sedie racimolate dai reparti. Le postazioni di «fortuna» sono terminate e invece la calca aumenta pericolosamente. Una signora accusa un malore. Sviene e subito viene soccorsa dai medici. Intorno a lei il pronto soccorso trabocca di emergenze e non è possibile spostare nessun malato. La donna va assolutamente distesa, in pochi secondi urge una soluzione. Come in un ospedale da campo, gli infermieri stendono un lenzuolo a terra, fanno spazio e soccorrono l’ammalata prestandole i primi accertamenti per verificare le sue condizioni. Nel giro di un’ora la stessa soluzione viene adottata per altri tre pazienti in attesa che si liberi per lo meno una sedia o una barella, mentre partono i fax al servizio del 118 per chiedere l’interruzione delle ambulanze che continuano a portare ammalati. Qualche paziente viene sottoposto a elettrocardiogramma da seduto e i più gravi vengono tenuti sotto controllo per spostarli il prima possibile su postazioni più adeguate. «Viviamo in un regime di emergenza che ha raggiunto picchi pericolosi e ci costringe ad adottare soluzioni di fortuna per garantire i giusti soccorsi- affermano alcuni infermieri del Circ (Coordinamento Infermieri Regione Campania)- ma è la seconda volta che si visita a terra al Loreto Mare. Il primo episodio risale ad un anno fa, aprile 2010, a dimostrazione che il nosocomio non ha ancora ricevuto aiuti». «Monitoriamo con attenzione la situazione al pronto soccorso – spiega la direttrice sanitaria Mariella Corvino – e non siamo stati informati delle visite a terra ma di sicuro grava sulle nostre spalle una grave emergenza». «Stiamo accusando un forte aumento dell’afflusso di pazienti- aggiunge la Corvino – a causa della chiusura di tre pronti soccorso e della copertura di Portici che, ora, spetta a noi, eppure chiediamo posti letto in tutta Napoli, segnaliamo continuamente al 118 la saturazione del presidio e siamo un ospedale di frontiera che garantisce sempre assistenza». Per ora, un piccolo passo è la disponibilità di quattro posti letto degli Incurabili, dove saranno dirottati altrettanti pazienti del Loreto.

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Finite anche le barelle, pazienti visitati a terraultima modifica: 2011-03-20T10:45:00+01:00da