Mondialpol, uno sciopero sotto gli occhi della polizia

Cronaca

24/02/2011

Mondialpol, uno sciopero sotto gli occhi della polizia

Al presidio guardie giurate con le armi d’ordinanza

MARINA CASSI

TORINO

mondialpol-g.jpgSuccede di rado che le guardie giurate incrocino le braccia, ma ieri mattina, a sorpresa, oltre cento lavoratori della Mondialpol hanno deciso di fermarsi e fino a metà pomeriggio sono rimasti nel cortile della sede di via Reiss Romoli.

La cosa ha creato un certo allarme nella polizia perché i lavoratori erano regolarmente armati e anche perché circolavano automezzi per il ritiro del denaro dalle banche. Così cinque pattuglie sono rimaste nel cortile della Mondialpol per tutto il tempo. Alla fine i sindacalisti sono riusciti a trattare con l’azienda e a far sciogliere il presidio.

All’origine della protesta una situazione di difficoltà aziendale che si trascina da oltre un anno e che fotografa gli effetti delle recessione e anche il mutare delle transazioni. Gli addetti in cassa, infatti, sono quelli dei furgoni che raccolgono il denaro dalle banche e li trasferiscono nei depositi. Fino a qualche anno fa – raccontano i lavoratori – in un giorno un furgone poteva visitare venti punti di raccolta; adesso anche 30-35 perché è calata la quantità di denaro da raccogliere, contare, trasportare. Le transazioni on line stanno abbattendo questa funzione e la crisi ci ha messo del suo riducendo il circolante.

Così alla fine della cassa straordinaria per riduzione dei clienti la Mondialpol ha deciso di chiedere la cassa in deroga per un anno per 160 addetti su 250. Si tratta dell’area dei portavalori: 40 di loro lavoreranno a rotazione. Ma Cgil-Cisl-Uil del settore non hanno sottoscritto, in Regione, l’intesa e l’azienda ha deciso di procedere ugualmente a partire da domenica prossima.

Da qui la protesta di ieri mattina. Spiega Nicola De Filippis della Filcams-Cgil: «Il sindacato ha fatto proposte alternative. Ad esempio abbiamo chiesto l’utilizzo dei contratti di solidarietà che penalizzano meno il reddito. Inoltre si è proposta una cassa per ristrutturazione che impegnasse la Mondialpol a un piano di rilancio».

Aggiunge: «Ma l’azienda ha respinto ogni proposta. Ci sono trenta lavoratori che avrebbero potuto andare in pensione a fine 2010, ma che per il mutare della legge devono rimanere un anno in più. Una soluzione era la messa in mobilità per dodici mesi con incentivo. Neppure questo è stato accettato».

Per tutto il giorno sindacato e azienda hanno trattato e alla fine è stato sospeso l’avvio della cassa da domenica; il confronto riprenderà ma deve concludersi – secondo la Mondiapol – entro il 4 marzo. In ogni caso i sindacati hanno già proclamato – sono obbligati a comunicarlo con largo anticipo – uno sciopero il 7 marzo se non si arriverà a un esito positivo.

Gli addetti dell’agenzia per la sicurezza guadagnano mediamente 1100-1200 euro che salgono a 1500-1600 con lo straordinario; lamentano condizioni di lavoro molto dure, il cattivo stato dei mezzi blindati.

Mondialpol, uno sciopero sotto gli occhi della poliziaultima modifica: 2011-02-25T12:00:00+01:00da sagittario290