Caiazzo ascoltato in Procura

Cronaca

(23 febbraio 2011)

Caiazzo ascoltato in Procura
Verso il giudizio immediato?

Il vigilante dell’Ivri fuggito con due milioni e mezzo di euro non avrebbe cambiato versione rispetto a quanto dichiarato quando si è costituito: non saprebbe dove sono finiti i soldi. E’ stato trasferito nel carcere di Reggio Emilia. Atteso a giorni il decreto di giudizio immediato

di MARIA CHIARA PERRI

183556540-2f273396-3bb8-40eb-8cb1-0b7bc93093bf.jpgRosario Caiazzo, la guardia giurata fuggita con due milioni e mezzo di euro e poi ricomparsa senza, oggi pomeriggio è stato interrogato dal pm Francesco Gigliotti presso la procura di Parma. Ha svelato il segreto sulla misteriosa sparizione del bottino? Sulle sue dichiarazione vige il più stretto riserbo, ma pare che il 42enne non abbia cambiato versione rispetto a quanto dichiarato quando si è costituito: non saprebbe dove sono i soldi.

Il vigiliante dell’Ivri è detenuto dall’inizio di dicembre, da quando si è consegnato in via delle Fonderie dopo essersi dato alla macchia per tre giorni. Del bottino milionario in contanti nessuna traccia: Caiazzo ha dichiarato ai carabinieri di averlo sepolto a Vicofertile dopo essere fuggito col furgone portavalori, poi di non averlo più ritrovato. Accusato di furto aggravato, al 42enne è stata applicata fin da subito la misura di custodia cautelare più pesante, ossia il carcere. A nulla è valso il ricorso al tribunale del Riesame: secondo i giudici, Caiazzo potrebbe reiterare il reato.

Nelle scorse settimane il detenuto è stato trasferito da via Burla al carcere di Reggio Emilia. Ha così cambiato il patrocinio legale, affidandosi agli avvocati Federico De Bovis e Nicola Tria del foro di Reggio. I termini per un eventuale ricorso alla Cassazione per chiedere la scarcerazione sono scaduti, ora Caiazzo e i suoi difensori sono in attesa di un probabile decreto di giudizio immediato. L’interrogatorio di oggi potrebbe essere stato voluto dal pm Gigliotti proprio in vista della richiesta di rito immediato, che se accettata dal gip permetterebbe di saltare tutta la fase dell’udienza preliminare per dare il via al processo nei prossimi mesi. Il giudice dispone questo rito quando ritiene che sussistano gravi ed evidenti indizi di colpevolezza. L’imputato potrebbe comunque avvalersi del rito abbreviato, che consente uno sconto di un terzo della pena.

Caiazzo è reo confesso, ha dichiarato di essersi allontanato alla guida del furgone portavalori dal centro Cavagnari, dopo un pomeriggio passato con due colleghi a ritirare gli incassi di banche ed esercizi commerciali. Ha abbandonato il furgone a Vicofertile, portando via i due milioni e mezzo di euro, e per tre giorni è sparito sulla sua automobile, pare senza lasciare il territorio della provincia di Parma. Si poi è costituito dai carabinieri, dicendo di non sapere che fine avesse fatto il denaro. Al vigilante oltre al furto aggravato vengono contestati i reati di abbandono d’arma, perché ha lasciato la sua pistola d’ordinanza sul furgone, e di detenzione di cartucce d’arma da guerra, trovate nel suo appartamento a Torrile.

Caiazzo ascoltato in Procuraultima modifica: 2011-02-24T11:00:00+01:00da sagittario290