Banditi e guardie giurate alla sbarra per rapine a portavalori

Cronaca

(15/02/2011)

Calabria

Banditi e guardie giurate alla sbarra per rapine a portavalori

Domenico Marino

tribunale-cosenza.jpgCosenza – Diciotto persone alla sbarra per due ricche rapine a portavalori. Colpi da professionisti che furono messi a segno nel 1998 tra Altomonte e Francavilla Marittima, e fruttarono oltre un miliardo di vecchie lire. La Direzione distrettuale antimafia di Castrovillari li contesta a Ivan Trinni, 37 anni, di Cosenza; Celestino Bevilacqua, 50, di Montalto; Antonio Abbruzzese, 41, di Cosenza; Fiore Abbruzzese, 45, di Cosenza; Fiore Bevilacqua, detto “Manu Muzza”, 51, di Cosenza; Francesco Bevilacqua, inteso come “il Lupo”, 38, di Cosenza; Bartolomeo Bevilacqua, 45, di Cosenza; Donato Anzillotti, 38, nato a Francavilla Marittima ma domiciliato a Mangone; Nicola Fioravante Abbruzzese, 31, di Cassano; Nicola Bevilacqua, 74, di Cosenza; Rubina Abbruzzese, 70, di Cosenza; Elio Stancati, detto Ennio, 60, di Cosenza; Claudio Scalise, 53, di Rende; Luigi Berlingieri, detto “Faccia di ghiaccio”, 41, di Cosenza; Giuseppe Caputo, 45, di Cosenza; Giovanni Critelli, 45, di Montalto; Massimo Spinelli, 43, di Cosenza; Francesco Scarcelli, 44, di Mendicino. Sono accusati, a vario titolo, di rapina aggravata dalle modalità mafiose e detenzione di armi da guerra.

Critelli, Spinelli e Scarcelli erano guardie giurate della Sicurvigile di Nocera Inferiore, la ditta proprietaria dei due furgoni vittime delle rapine, e secondo la ricostruzione dell’accusa avrebbero simulato la rapina esplodendo quattro colpi di kalashnikov e vari di pistola contro il blindato, fingendo pure l’investimento del mezzo per rendere più credibile l’assalto consumato il 7 dicembre del ’98 a Francavilla Marittima, nei tornati della Statale 105 che si arrampica dalla Sibaritide al Pollino. Un blitz che ai malviventi fruttò un bottino da 600 milioni di vecchie lire. Cento milioni in più della rapina messa a segno tre mesi prima, l’11 settembre, lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. I banditi entrarono in azione poco lontano dallo svincolo di Altomonte, sempre nel Cosentino, con tattica perfetta, ritmo incalzante e precisione quasi chirurgica. Tutto in una manciata di secondi. Un autocarro piazzato in mezzo alla carreggiata bloccò il passo del portavalori che si fermò sull’A3, venendo immediatamente tamponato da una berlina che così gli impedì ogni via di fuga. Quindi fu affiancato da altre auto da cui scesero sette-otto banditi con le armi puntate verso il blindato per scoraggiare l’eventuale reazione delle guardie giurate. Un malvivente armato di mazza di ferro scardinò il portellone riuscendo a penetrare all’interno, trafugando i sacchi con il denaro: 504 milioni del vecchio conio. Arraffati i soldi, il commando sgommò via facendo perdere le sue tracce.

Ieri il via al processo, col pubblico ministero Elio Romano che ha chiesto al Tribunale l’acquisizione di nuove prove relative anzitutto ai verbali di sopralluogo eseguiti sui luoghi dei due colpi.

Banditi e guardie giurate alla sbarra per rapine a portavaloriultima modifica: 2011-02-16T11:15:00+01:00da sagittario290