Cronaca
31/01/2011
Appalto vigilanza Università. I lavoratori de “Il Detective” confermano lo stato di tensione
Dopo il trasferimento del servizio dall’azienda all’Ati Ksm/Mondialpole, non si è ancora proceduto alla ricollocazione dei lavoratori e al mantenimento dei livelli occupazionali. L’Orsa chiede l’intervento del Prefetto
I lavoratori dell’istituto di vigilanza privata “Il Detective” confermano lo stato di tensione a causa delle incertezze relative alle procedure per il trasferimento di appalto a favore dell’Ati “Ksm Spa/Mondialpole Spa” del servizio integrato di vigilanza armata, custodia e portierato presso i locali dell’Università di Messina. «Nonostante la proroga concessa dall’ateneo a “Il Detective” per consentire il sereno svolgimento delle procedure di trasferimento che , tra l’altro, dovrebbero garantire il mantenimento dei livelli occupazionali – scrive il sindacato Orsa -, fino ad oggi non si è riusciti a definire la ricollocazione, nella qualità e nella congruità, dei lavoratori che la subentrante dovrebbe impiegare nel servizio aggiudicatosi attraverso gara d’appalto».
A preoccupare i lavoratori anche la “puntuale” assenza dei rappresentanti dell’Ati nei tavoli di confronto ripetutamente convocati dall’azienda uscente. Tale atteggiamento secondo il segretario regionale dell’organizzazione sindacale Mariano Massaro, si «allinea alla consumata tattica dilatatoria subita dai lavoratori in occasione di altri trasferimenti di appalto dove la Ksm spa è riuscita ad imporre regole autarchiche volte alla compressione dei livelli occupazionali ed alla sostituzione delle guardie armate messinesi con personale extracittadino».
«Visto il “quasi monopolio” del servizio di vigilanza, gestito dalla Ksm spa grazie alla sequela di appalti aggiudicatisi nel territorio messinese – conclude Massaro -, e preso atto del mancato raggiungimento d’intesa fra le parti anche in occasione del trasferimento d’appalto dell’Università, si chiede, in rispetto della normativa di riferimento, l’autorevole intervento del Prefetto di Messina, ove lo ritenesse opportuno, per un confronto fra tutte le parti in causa da tenersi in sede prefettizia col fine di concordare regole certe da applicare anche nei futuri trasferimenti d’appalto che interesseranno il delicato settore della vigilanza armata».