Fiumi di inchiostro

Lettera

Torino, 12 gennaio 2011

Fiumi di inchiostro

Spett/le Redazione,

da sempre gli organi di informazione versano fiumi di inchiostro e di parole sulle condizioni di vita dei lavoratori, come in questo ultimo periodo, dove, per le note vicende Fiat, si parla molto degli addetti della grande industria.

Ci sono però, categorie di lavoratori molto spesso dimenticate, non meno importanti delle altre, in modo particolare le Guardie Particolari Giurate.

La vigilanza privata, da decenni svolge nel paese un ruolo estremamente delicato, come il controllo del territorio, vigilanza ai musei, aeroporti, banche, aziende pubbliche e private, enti pubblici, scorta valori, antirapina, ecc.

Attualmente in Italia ci sono circa 50.000 addetti, con uno stipendio iniziale di circa mille euro al mese, uno stipendio vergognoso per il ruolo che svolgono, per le responsabilità e per il rischio quotidiano della propria persona.

Sono note le stragi consumate dalla criminalità organizzata sui blindati portavalori, le tante Guardie Giurate ammazzate davanti alle banche, non ultimo, il grave fatto di sangue avvenuto in una banca vicino a Casoria (NA), dove uno scontro a fuoco si è concluso con l’uccisione di due Colleghi.

Molto spesso nei centri urbani, dalle ventidue alle sei del mattino, si notano per il controllo del territorio solo le autovetture della Vigilanza Privata Armata.

Guardie Giurate uccise, che gli organi di informazione trattano come cronaca ordinaria, ai loro funerali, le cosiddette autorità pubbliche, sono quasi sempre assenti.

Questi lavoratori, da oltre 24 mesi attendono il rinnovo del loro Contratto Nazionale di Lavoro, sembrano dei fantasmi, nessuno ne parla, forse, in tanti non sanno nemmeno il ruolo che svolgono per farci dormire sonni tranquilli.

Da anni ci battiamo per una maggiore sicurezza e dignità della Categoria, non possiamo nascondere, la difficoltà e la resistenza finora incontrata, sia dai datori di lavoro che da tutti i governi.

Ad ogni campagna elettorale, ci sono partiti, che organizzano molte iniziative nel settore, ma dopo la campagna elettorale, forse per i molteplici impegni che hanno, tutto finisce nell’oblio.  Come capita ormai da più legislature, questi partiti una volta al Governo, attendono la prossima campagna per riproporre le stesse questioni, che da sempre stanno a cuore alla Categoria, ma di fatto non cambia mai nulla.

La nostra lotta per i diritti e per la giustizia sociale non verrà mai meno, siamo convinti, che la costante attenzione al problema e la mobilitazione delle Guardie Giurate, potrà raggiungere gli obbiettivi posti e porrà fine a questo silenzio.

Distinti saluti

Angelo Sifrido Mancin

LA STAMPA SPECCHIO DEI TEMPI

Fiumi di inchiostroultima modifica: 2011-01-13T12:00:00+01:00da sagittario290