Mondial e Iss, lavoro in bilico per 400 vigilantes

Edizione CIRC_NORD

23/01/2011

Pino Neri

Nola Dopo la nuova interdittiva antimafia della prefettura

Mondial e Iss, lavoro in bilico per 400 vigilantes

HE10_2708.jpgPomigliano. Ditta di vigilanza armata dell’Asl Napoli 3 Sud, interdetta dalla Prefettura per sospette infiltrazioni della camorra: adesso oltre cento lavoratori rischiano il posto. Revocata la licenza alla Mondial Security, l’impresa di vigilanza la cui sede principale si trova a Cicciano, e che effettua la vigilanza armata presso buona parte degli ospedali e dei presidi sanitari dell’Asl Napoli 3 Sud, che un anno e mezzo fa ha assorbito le ex Asl Napoli 4 e 5, rispettivamente dislocate a Pomigliano e a Castellammare di Stabia. Nella stessa situazione dei dipendenti della Mondial si trovano anche le 300 GUARDIE GIURATE della International Security Service, un’altra impresa di vigilanza, con sede a Nola, interdetta nell’aprile dello scorso anno. La Iss svolgeva il servizio di vigilanza presso gli uffici della Regione Campania. Nel frattempo il sindacato nazionale delle GUARDIE GIURATE è sceso sul piede di guerra. Si punta a una manifestazione di piazza entro la prossima settimana. «Non ne possiamo più – sbotta Marco Fusco, segretario nazionale del sindacato – se il ministero dell’Interno e la Prefettura avessero esercitato una corretta funzione di prevenzione e controllo non saremmo arrivati a questo». Nei guai non ci sono soltanto i 400 lavoratori di Mondial e Iss. Per altri motivi, stavolta di natura fiscale e contributiva, sono finite senza soldi e senza posto anche le 80 GUARDIE GIURATE della Europol di Ercolano e le 60 della Lince di Napoli. «Non posso credere che su centinaia di imprese di vigilanza a Napoli e provincia – aggiunge Fusco – soltanto quelle di Buglione abbiano problemi di sospette infiltrazioni dei clan e non posso credere che solo la Europol e la Lince abbiano problemi legati al versamento dei contributi». I fratelli Antonio e Carmine Buglione sono considerati dagli organi antimafia i proprietari di fatto della Iss e della Mondial. Antonio l’anno scorso è stato vittima di un sequestro durato cinque giorni. Nel dossier relativo alla Mondial Security si legge che «lo zio dei Buglione è Gennaro Caccavale, di Saviano, fatto arrestare il 13 dicembre del 2007 dalla Procura di Napoli insieme con Aniello Fabbrocino, di San Gennaro Vesuviano, cugino del più noto Mario Fabbrocino, boss della camorra». Sempre secondo quanto sostenuto dagli inquirenti «sia Caccavale che Aniello Fabbrocino si rivolgevano sistematicamente a Carmine e Antonio Buglione per le questioni aziendali». Nell’interdittiva compare inoltre la vicenda relativa all’arresto di Antonio e Carmine, avvenuto il 18 febbraio del 2008. Finì in manette anche il consigliere regionale Roberto Conte, accusato di collusioni con il clan Misso. Al centro dell’indagine: gli appalti dei servizi di vigilanza.

Mondial e Iss, lavoro in bilico per 400 vigilantesultima modifica: 2011-01-24T11:45:00+01:00da sagittario290